Attraverso degli intelligenti spunti dal Diario di Etty Hillesum, fedele compagna spirituale dell’autrice, Mariapia si interroga sul senso della fede e sulla crudeltà della prigione dove vive il marito. Così come Etty ha compreso il perché della sua sfortunata esistenza, anche la Bonanate comprende per quale motivo, dopo l’incidente del marito, si è sentita così sola e abbandonata da Dio. Un racconto personalissimo, difficile da raccontare in poche righe, che non tarderà a farci riflettere profondamente sul valore della sofferenza e sul coraggio di continuare a vivere.
Matteo Cinti, 2012
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.120