Perché vieni a Fede e Luce se dici di non credere in Dio? Secondo me non dovresti essere qui”. Tanti anni fa, ad un fine settimana tra diverse comunità, questa domanda mi inchiodò alla sedia per la sua violenza e perché mi lasciò senza parole.
I miei amici di Fede e Luce mi hanno accolto con tutte le mie specificità, come io cerco di fare con ciascuno di loro (e come non fece la persona che mi inchiodò alla sedia) e con loro amo canticchiare sarete suoi amici se vi amate tra di voi e questo è tutto il suo Vangelo senza dover credere che quello che farete al più piccolo tra voi l’avrete fatto a lui (però amo il Suo dono per la sintesi!).
Ed ecco, solo 16 anni dopo, una nuova domanda che mi interroga: “Come è andare ad un pellegrinaggio da non credente?” Rispondo di slancio, con frasi che si accavallano: “Perché andavano i miei amici. La comunità aveva bisogno di me e poi mi avevano chiesto di fare parte della equipe organizzativa.
Ad alcuni amici piacciono i miei fogli excel e le mie mail riassuntive, ad altri le mie battute e i miei sorrisi…”. A Loreto sono andata con mia figlia di sei anni per essere con lei messaggera della gioia e perchè condividesse le mie attenzioni con una allegra “ragazza” cinquantenne.
Nello zaino avevo la maglietta della equipe musica (anche se non sono poi così intonata!) e quella dello staff, per cambiarmi all’occorrenza. Sul comodino avevo il foglio con su scritti i numeretti di tutte le stanze che dovevano accogliere a Roma i pellegrini nella seconda tappa del loro pellegrinaggio. Insomma, più che da “non credente” ci sono andata da non meditante: non avevo tempo!
Al ritorno però, complice un battesimo a cui abbiamo partecipato con la comunità, è arrivata la terza domanda, questa volta di mia figlia: “perché io non sono battezzata?”. Le ho risposto semplicemente: “i genitori, quando battezzano i figli, si impegnano ad educarli nella fede in Dio.
Mamma per insegnarti cosa è giusto e cosa non lo è cerca di vivere secondo quanto ti insegna. Siccome non sono proprio sicura di poterti accompagnare lungo la via che porta verso Dio, mi sono seduta qui con te all’inizio del cammino e ho scelto di lasciarti libera di iniziare a camminare da sola, perché tu possa trovare la tua strada mentre io continuo a cercare la mia”.
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.116