Vorrei tanto sapere esprimerti tutta la mia gratitudine per ciò che ho ricevuto da te attraverso i libri, gli incontri e la tua opera meravigliosa!
Ti dirò soltanto che, fra i numerosi ricordi che serbo nel cuore, uno racchiude tanto della tua persona e del tuo insegnamento, che mi è particolarmente caro. E’ il ricordo del tuo incontro con Giovanni Paolo II quando ti fu conferito il “Premio Paolo VI”.
Noi eravamo tutti lì pieni di gioia. Vedo ancora distintamente davanti a me la tua figura mentre andavi incontro al vecchio e fragile Pontefice con tutta la delicatezza e l’amore che erano in te. Ti avvicinasti, prendesti il suo braccio e lentamente camminasti con lui verso la sua poltrona. Non dimenticherò mai come il tuo affetto, oltre che dalle tue parole, fu allora espresso dal tuo atteggiamento, dal tuo sguardo e dai tuoi gesti. Tutti sentimmo allora nel profondo che quello era il tuo modo di essere e di vivere e che volevamo cercare di essere e vivere come te.
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n. 113/2011