Ti dirò soltanto che, fra i numerosi ricordi che serbo nel cuore, uno racchiude tanto della tua persona e del tuo insegnamento, che mi è particolarmente caro.
È il ricordo del tuo incontro con Giovanni Paolo II quando ti fu conferito il “Premio Paolo VI”.
Noi eravamo tutti lì pieni di gioia. Vedo ancora distintamente davanti a me la tua figura mentre andavi incontro al vecchio e fragile Pontefice con tutta la delicatezza e l’amore che erano in te. Ti avvicinasti, prendesti il suo braccio e lentamente camminasti con lui verso la sua poltrona. Non dimenticherò mai come il tuo affetto, oltre che dalle tue parole, fu allora espresso dal tuo atteggiamento, dal tuo sguardo e dai tuoi gesti. Tutti sentimmo allora nel profondo che quello era il tuo modo di essere e di vivere e che volevamo cercare di essere e vivere come te.
Natalia , 2011
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.113