“Impara a ri-ascoltare il tuo cuore” è stato il tema della formazione per i responsabili di comunità vissuta a Barcellona P.G. (Me) nei giorni 29 maggio — 1 giugno 2010.
Abbiamo risposto a un sogno fatto nella nostra piccola “chiesa” sotto un sicomoro: ci spingeva a intraprendere un viaggio alla ricerca di un tesoro. Seguendo le orme di Santiago (personaggio chiave de “L’Alchimista” di Paulo Coelho) siamo partiti!
Il nostro sogno consisteva nel ritrovare l’essenziale del nostro essere Fede e Luce nei tre momenti che viviamo in comunità. Così, aiutati dalle “Parole” di Enza Gucciardo (la preghiera), Lucia Casella (lo scambio) e Claudia Scialanga (la festa), abbiamo attraversato, come Santiago, il nostro deserto interiore.
Ci siamo incontrati, abbiamo gioito nel ritrovarci, nel conoscerci, nell’accoglierci reciprocamente e continuamente rinnovarci nei vari momenti della giornata. Abbiamo condiviso queste esperienze nei gruppi di lavoro, durante il pranzo, nei momenti di pausa, nelle attività di preparazione dei mimi, della veglia di preghiera e di festa, della S. Messa… anche nella vendita dei libri e delle magliette. La parola ascoltata ha riproposto temi “vecchi” in modo “nuovo” suscitando una profonda risonanza e desiderio di approfondimento che i “conferenzieri” hanno accolto e facilitato rendendosi generosamente disponibili a scambi personali.
Alla fine di questo viaggio, lì dove pensavamo fosse il tesoro tanto cercato, siamo rimasti meravigliati… abbiamo scoperto che il tesoro si trovava invece proprio sotto quel sicomoro la comunità dove spesso ci ritroviamo e dal quale eravamo partiti e che ora vedevamo avvolto dal manto della colomba raffigurante lo Spirito Santo.
Le conclusioni finali di Don Marcello Corbisiero (assistente spirituale della provincia) e di Carlo Gazzano (coordinatore provinciale) hanno testimoniato con visibile commozione, da tutti condivisa, i doni ricevuti in quel tesoro ri-scoperto di Fede e Luce.
La nuova conformazione di Provincia, con la conseguente partecipazione contenuta a circa 50 persone, ha reso possibile una dimensione di intimità familiare che diversamente, in incontri più allargati, si “sbiadisce”; ha “allungato” le giornate senza alcun appesantimento; ha “riscoperto il gusto” della relazione e dell’amicizia quali sentimenti permeanti del cammino di ogni essere amato da Dio. Questa formazione ha dato la svolta definitiva ai cambiamenti preannunciati e posti in essere a Cattolica a maggio del 2009: sono seguiti, per arrivare ad oggi, un anno di sostegno, di impegno, di lavoro concreto, di assestamento per tutto e per tutti e in cui molto era da re-inventare partendo dal tanto/tutto che già si possedeva.
Ora, come far passare tutta la grazia ricevuta?
Madre Teresa suggerisce una bella immagine: “essere fili di corrente” e dunque?
Ognuno sia trasmettitore di corrente! Volonteroso, instancabile, seguendo i segni che lo Spirito Santo porrà nel suo cuore.
Carlo Gazzano e Lucia Spada, 2010
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.111