A bordo amici, ragazzi e genitori di Fede e Luce con il valore aggiunto di 3 fantastici bambini al seguito.
Domanda: Ma che faranno mai?
Risposta : Vanno a cavallo!
A cavallo?
Sì, a cavallo. Abbiamo ricevuto un invito “irresistibile”.
Facciamo un piccolo passo indietro: agosto, campo misto delle tre comunità di Napoli, (Piedigrotta, Vigna e Roveto Ardente) a Circello, vicino Benevento.
Un giorno scopriamo, molto vicina a noi, la Scuderia “Le Forne” che propone passeggiate e lezioni a cavallo anche a gruppi con persone disabili.
Dopo una piccola perlustrazione in avanscoperta condotta da Daria, la nostra punta di sfondamento, l’appuntamento è preso: mattinata a cavallo per tutti!
È stato bellissimo. Tutti i ragazzi, tranne uno, sono almeno saliti a cavallo, molti hanno fatto più giri. Gli istruttori gentilissimi, molto attenti alle nostre “speciali” necessità, super “machi”, non hanno arretrato di un passo di fronte a nessuna sedia a rotelle, a nessuna impossibilità di collaborazione motoria o comunicativa, a nessun “peso massimo” e ne eravamo ben forniti!
Con un’assistenza così rassicurante anche i ragazzi più timorosi si sono lasciati conquistare ed è stato bello vedere la soddisfazione sul volto di chi aveva avuto la sua piccola-grande vittoria sulla paura. Qui non ci sono differenze: la misura è solo il superamento del limite, ognuno il suo. E a ognuno la sua gioia: a chi basta esserci salito sul cavallo, a chi averlo acéarezzato e chi non avrebbe voluto mai scendere e mentre andavamo via chiedeva ancora un altro giro. E chi ancora, tra gli amici, volentieri avrebbe fatto un’ora di lezione. Insomma, ce n’era davvero per tutti.
La gioia condivisa è contagiosa e porta frutto: di lì a poco, la nostra super PR Daria, che nel frattempo ha mantenuto i contatti con i valorosi cavalieri (mai come in questo caso veri) ci inoltra il famoso “irresistibile” invito.
La scuderia è lieta di ospitarci per un week end in occasione del primo loro convegno sulla disabilità e l’esperienza dell’incontro con il cavallo.
Avrebbero provveduto anche alla nostra sistemazione negli agriturismi vicini con un trattamento davvero di favore.
Come dire di no? Ed eccoci lì, in un piovoso week end di novembre, in giro sulle colline del Beneventano e poi ancora alla Scuderia per ripetere l’esperienza dell’estate scorsa.
Stavolta si sono organizzati. Proprio grazie all’incontro con noi hanno deciso di preparasi al meglio per accogliere gli allievi speciali; si sono forniti anche di un ausilio tecnico per sollevare, con una specie di argano, chi è completamente impedito nel movimento, dalla sedia a rotelle direttamente alla sella. Ci hanno spiegato e mostrato tante cose sul cavallo, sulle sue abitudini, peculiarità, come trattarlo, come averne cura, e a che cosa fare attenzione…
È un animale straordinario, da sempre compagno dell’uomo. Provare ad entrarci in relazione sa già di avventura. Siamo tutti emozionati ed entusiasti: amici, ragazzi, bambini. È un’esperienza per tutti.
Poi il convegno, presieduto dal sindaco di Circello, sembra più una riunione tra amici nell’ospitale casa di uno dei titolari della scuderia, e dopo, la fantastica “braciata” aveva il sapore e il calore delle nostre feste, chitarra e canzoni comprese. La mattina una nuova esperienza col cavallo per tutti. Un altro gustosissimo e genuino pranzo e via, a casa!
Non senza la promessa di tornare in primavera.
Grazie alle persone della Scuderia le Forna che ci hanno regalato questo week end, confermiamo loro che una vacanza di “contatto” col cavallo, che sia un week end, o chissà, magari anche una settimana, a gruppi come i nostri è senza dubbio una proposta invitante. Siamo lieti di aver contribuito alla nascita di questo progetto. Buon lavoro!
Emanuela Attanasio , 2010
Scuderia “Le Forne”
La scuderia “Le Forne” esiste nel territorio dell’Alto Tammaro (provincia di Benevento) da circa 3 anni. Le attività della scuderia in passato erano pressoché di tipo sportivo-agonistico.
Da circa un anno con la nuova gestione e l’arrivo del responsabile tecnico, l’istruttore Salvatore Corvino ed il suo staff, le attività stanno cambiando direzione.
Si sta cercando di far passare il messaggio che il cavallo non deve essere considerato solo un animale da competizione e quindi riservato a poche persone, ma come animale da compagnia e strumento terapeutico. Altra attività che si sta intraprendendo è il turismo equestre. Infatti, data l’ubicazione della scuderia, cavalli e cavalieri possono trascorrere giornate in armonia con la natura e tutto ciò che li circonda.
L’idea del cavallo come mezzo terapeutico nasce da un aneddoto personale che Salvatore Corvino ed un suo amico raccontano: “Durante una gara agonistica equestre, ho notato che un bambino disabile piangeva perché voleva avvicinarsi ad un cavallo, ma incontrava la resistenza dei genitori che erano intimoriti dalla presenza di questo animale. Quindi io e il mio amico abbiamo ritenuto opportuno parlare ai genitori per convincerli che accarezzare un cavallo non era pericoloso. È bastato poco perché quel bambino cosi fragile che, prima stava piangendo, avesse gli occhi pieni di felicità.
Al rientro dalla manifestazione abbiamo avuto l’idea di un progetto di equitazione ricreativa per disabili. L’obbiettivo è di far condividere le emozioni che noi proviamo a cavallo anche a persone che non ne hanno possibilità a causa delle loro difficoltà.
Inoltre abbiamo creato nel maneggio un ambiente dove tutti possono avvicinare i cavalli in sicurezza ed avere contatto con altri animali come asini, caprette, cani ecc.
Tutto questo basato sui principi dell’ippoterapia che già veniva utilizzata nel passato per curare l’insonnia ed oggi riconosciuta come scienza medica che permette di aiutare a superare danni sensoriali, cognitivi, comportamentali ecc.
Colgo l’occasione per salutare e ringraziare il gruppo di Fede e Luce “La Vigna” di Napoli che ci ha permesso di mettere in essere il nostro progetto.
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.109
Sommario
Editoriale
Essere mamma... di M. Bertolini
Dossier: Essere mamma
Sono in un furioso stato di accusa di S. Lutz
Che senso ha la vita di mio figlio Paolo? di M. Amelia
Altri articoli
Un crocifisso silenzioso di N. Ginzburg
Deboli e forti trovano il loro posto di J. Vanier
C’era una volta la città dei matti di Pennablù
Esperienze
Dove tutto è diverso da tutto di G. e L. Sauve
Tutti tranne uno saliti a cavallo di E. Attanasio
Libri
Quali mani asciugheranno le mie lacrime?. M. Kamara con S. McClelland
Con Cristo sulle strade del mondo, don T. Bello
Tre tazze di tè, G. Mortenson, D. O. Relin
Nuovo dizionario della disabilità, dell’handicap e della riabilitazione, R. Pigliacampo
Pulce non c'è, G.Rayneri
Rubriche
Dialogo Aperto
Vita Fede e Luce: Eilaboun a casa di Sammaher di Lucia, Angela e don Marco
Lo sapevate che...?
Vita Fede e Luce n.109 – Eillaboun a casa di Sammanher