Per la festa di ordinazione è stato proposto a noi, comunità Fede e Luce, di preparare una rappresentazione teatrale. All’inizio è sembrato un arduo scoglio. “Ce la faremo?”. “Saremo in grado?”. “Forse è troppo difficile e impegnativo per noi”. Sembrano domande dal tono esistenziale ma noi ce le siamo poste “solo” per preparare una rappresentazione teatrale! Ci siamo fatti abbagliare dalle difficoltà; ma in fondo chi non ne ha? Il nostro assistente spirituale ci ha incoraggiati e alcuni di noi si sono lanciati, coinvolgendo gran parte della comunità. Con impegno e pazienza tre di noi hanno lavorato sul testo: la vita di Padre Angelo Pasa, canossiano, vissuto a fine ottocento e ora in via di beatificazione. Hanno suddiviso il testo in cinque parti narrando le esperienze principali della sua vita. Nasce in una famiglia povera, tanti fratelli, il padre emigra in America. Da piccolo, per il compleanno, il fratello gli regala dei semi che lui pianta e da un piccolo germoglio cresce una grande e bella pianta con rami e foglie. La pianta cresce così come il Signore farà crescere la sua vita sostenuto dallo zio sacerdote e dalla “linfa” della preghiera, diventando dono per chi ha bisogno e in particolare studenti e giovani sacerdoti. Ne è riuscito un delizioso spettacolo sulla vita di questa persona speciale, rivolto ad una attenta e ampia platea.
A pensarci bene le nostre perplessità iniziali potrebbe porsele anche un sacerdote nel suo cammino e ci aiutano a sentirci tutti “sulla strada”, in cammino. È confortante. Ci si può comprendere e sostenere. C’è chi è più forte e chi lo è meno; chi è più abile e chi meno…Ma con la consapevolezza che tutti insieme possiamo farcela!
In una comunità è importante sottolineare il contributo di ognuno, e quello del sacerdote è essenziale. E° chiamato dal Signore ad essere nella Chiesa e nel mondo segno di Gesù buon pastore. È una guida perché il gregge non si disperda, perché la comunità sia unita. Annuncia la Parola di Dio, vigila perché la comunità nasca e cresca anche grazie ai sacramenti che lui presiede. Sperimenta la fatica ma anche la gioia di vedere l’azione di Dio in lui e nelle persone che il Signore gli affida. È missionario perché ha il cuore aperto verso tutti.
L’assistente spirituale in Fede e Luce è il collante che da senso alle conflittualità, alle sfiducie, alle bellezze, a tante idee che ciascuno porta nella comunità. Come qualcosa di prezioso che molti di noi sperimentano e se non si trova lascia un gran vuoto, uno smarrimento.
E così anche noi, piccoli “raggi di sole” abbiamo toccato con mano che la vita è un gran palcoscenico!
Monica Mazzucco , 2010
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.111