Che fosse curato e rimesso in sesto e che abbia visto i bambini di quello e di altri villaggi fare scuola in un prato, seduti a terra (certo con un panorama mozzafiato ma a 4-5000 m.) e abbia deciso di promettere una scuola per loro visto che il capo del villaggio gli aveva fatto capire quanto fosse importante garantire un’istruzione ai propri figli. Comincia così la storia di Greg Mortenson, “gigante”, a volte ingenuo, americano in Pakistan, per costruire quella e altre decine di scuole. Una vicenda cominciata negli anni 90, conosciuta con il passaparola, decisamente avvincente.
Con sviluppi affatto facili, questa storia offre uno sguardo diverso lì dove immaginiamo tutti seguaci di Bin Laden e in lotta con l’Occidente. E che fa capire davvero cosa significhi garantire una libera istruzione a tutti i bambini e le bambine per il futuro del nostro mondo. Il libro ha anche una versione per ragazzi piena di foto e un seguito ne “La bambina che scriveva sulla sabbia” sull’esperienza dello stesso Mortenson in Afghanistan.
C.T. , 2010
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.109
Sommario
Editoriale
Essere mamma... di M. Bertolini
Dossier: Essere mamma
Sono in un furioso stato di accusa di S. Lutz
Che senso ha la vita di mio figlio Paolo? di M. Amelia
Altri articoli
Un crocifisso silenzioso di N. Ginzburg
Deboli e forti trovano il loro posto di J. Vanier
C’era una volta la città dei matti di Pennablù
Esperienze
Dove tutto è diverso da tutto di G. e L. Sauve
Tutti tranne uno saliti a cavallo di E. Attanasio
Libri
Quali mani asciugheranno le mie lacrime?. M. Kamara con S. McClelland
Con Cristo sulle strade del mondo, don T. Bello
Tre tazze di tè, G. Mortenson, D. O. Relin
Nuovo dizionario della disabilità, dell’handicap e della riabilitazione, R. Pigliacampo
Pulce non c'è, G.Rayneri
Rubriche
Dialogo Aperto
Vita Fede e Luce: Eilaboun a casa di Sammaher di Lucia, Angela e don Marco
Lo sapevate che...?
Vita Fede e Luce n.109 – Eillaboun a casa di Sammanher