Gwenni ama molto leggere libri e scrivere storie, è convinta di saper volare e di dover riscattare l’anima della volpe di pelliccia, non ha timore del matto del villaggio, né delle tombe del cimitero, non le interessano i maschi, né le gonne larghe; alcuni dicono sia una bambina
Il libro è un romanzo che coglie delicatamente un tempo di passaggio sia in senso fisico che figurato: dall’innocenza alla pubertà di Gwenni; il tempo dei segreti lascia il passo alla verità — presente sullo sfondo da sempre — ma che solo pian piano si disvela ai suoi occhi.
L’Autrice ha una sorprendente capacità nel delineare pacatamente un quadro familiare, probabilmente molto più frequente di quanto spesso ci si fermi a riflettere, ove i bambini, nati in seno a famiglie che convivono con la malattia mentale, sono quasi assuefatti ad atteggiamenti quotidiani allarmanti (occhiate, strattoni, scatti di nervi, parole violente) e alle modalità di cura (silenzi imposti, tempi di riposo, assenze, pasticche), senza che ciò tuttavia plachi l’immenso dolore con cui sono destinati a convivere, spesso nell’incapacità di esprimerlo.
Valeria Mastroiacovo, 2009
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.108
Sommario
Editoriali
Pensando alla nascita di Gesù di M. Bertolini
Riflessi di luce nell’ombra di R.A.
Dossier: l’intimità del corpo
Maria non ha il senso del pudore di J. e C. Santagostini
Condividere l’intimità del proprio figlio di A. Jarry
Di fronte alla nudità non è facile di Myriam
Altri articoli
Vita tra fratelli di Federico Girelli
Come il ferro con la calamita Laura Nardini
La disabilità dell’informazione E. De Rino
Ricordo di Alda Merini Pennablù
Rubriche
Libri
Niente giochi nell’acquario, C. Lord
In cerca del padre, G. Galeotti
La musica segreta della terra, M. Stracham
Contro l'eutanasia, L. Israèl
Ma io che c’entro?, G. Albanese