Domande che ci fanno all’improvviso anche i bambini e, con loro, i nostri fratelli disabili. E ci troviamo spiazzati.
L’autore si serve di una nonna che cerca pacatamente di rispondere al suo nipotino che, apre il dialogo con lei, piangendo: “Mi hanno rubato la bicicletta!”. Le risposte della nonna sono accompagnate da brevi racconti illustrati che cercano di aiutare il bambino a capire — fino ad un certo punto — e lo spronano a porre ulteriori domande. “Allora Dio è cattivo?”, “Da dove viene il male?”, “Perché proprio a me?”…
La nonna se la cava abbastanza bene; ci fa ripercorrere quanto forse sappiamo già, ma che ci mette in imbarazzo quando vogliamo spiegare troppo, e soprattutto quando siamo costretti a fermarci di fronte al mistero della sofferenza.
Lo consiglio vivamente ai genitori, ma anche ai responsabili di catechismo e ai gruppi di Fede e Luce, perché offre lo spunto per mimare qualche racconto e proporre poi uno scambio interessante.
Vittorino Andreoli, 2008
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.102