Ci sono dei momenti che mi ricordano questa affermazione:
- quando nasce un uomo
- quando un uomo muore
Quando nasce un uomo, succede qualcosa di totalmente nuovo; ci troviamo di fronte ad una realtà nuova, inaspettata. E° così quando un uomo muore, e il cristiano dice che risorgerà. Tutti noi riscontriamo di non avere il potere di far risorgere un uomo, e neppure di farlo vivere, nascere: eppure siamo mandati ad essere testimoni di questa novità assoluta. Questo è ciò che ci viene chiesto.
Sempre di più ognuno di noi si accorge che questo compito lo ha in mano ciascuno di noi; e diciamo che “è impossibile; è impossibile che io faccia, crei qualcosa di nuovo. È impossibile che io faccia questo: è impossibile che da una situazione di non-senso, di non-speranza, di non-vita io faccia venir fuori una situazione di vita, di speranza”.
Dobbiamo creare la vita
Eppure Gesù è stata proprio questa persona: è stato un uomo semplice, un uomo che ha vissuto la vita e la morte. E vivendo la vita e la morte come un uomo semplice, ha reso le cose nuove.
Il che vuol dire che noi non abbiamo nient’altro da fare che accettare insieme la nostra debolezza, la nostra incapacità a fare questa cosa e accettare insieme che questa è la cosa che dobbiamo fare.
Proprio così come siamo, poveri e incapaci, noi abbiamo questo compito immenso: far sì che da ogni situazione, in ogni situazione anche apparentemente difficile, dobbiamo cercare la vita.
Ecco, se in questi giorni noi acquistiamo queste due coscienze, quella della nostra debolezza e quella del nostro compito, allora poi Dio ripeterà questa frase “Ecco, io faccio nuove tutte le cose” ogni volta che tenteremo di far nascere un sorriso in tutti coloro che incontriamo.
Don Dario Madaschi
Incontro Nazionale Fede e Luce Roma 30 ottobre —1 novembre 1982
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.103