L’ingresso gratuito e l’assenza di barriere architettoniche non sempre bastano ad invogliare le persone disabili e i loro accompagnatori ad una visita al museo e non sempre i siti museali possono offrire servizi opportuni.

Ecco allora che dobbiamo entrare in gioco noi, operatori didattici volontari, adeguatamente formati, per contribuire a raggiungere lo scopo.

È fondamentale la guida di un’operatrice didattica che in un tempo ben determinato(mai più di un’ora) accompagni e stimoli i visitatori disabili secondo un percorso particolare, studiato per loro, che tenga conto del tipo di handicap, delle capacità, della preparazione culturale e delle esigenze personali. Le visite che noi proponiamo si svolgono per gruppi omogenei o, se individuali, comunque integrate nel gruppo di appartenenza (il ragazzo disabile di una scolaresca svolge la visita con l’operatrice didattica a lui dedicata assieme ai suoi compagni).

La visita svolta così, a mio parere, è proficua: rappresenta un momento di evasione, di confronto con altre persone in un ambiente diverso e soprattutto di sensibilizzazione al bello, di accrescimento culturale e di stimolo per esperienze future. Durante una visita guidata, il più delle volte, riscontro nei ragazzi l’interesse, il piacere e l’entusiasmo nell’ammirare le opere d’arte e la curiosità di conoscere la storia che rappresentano. Alcuni partecipano più attivamente, rispondendo alle domande, soprattutto se preparati in precedenza dai loro accompagnatori.

Mi viene in mente quella volta che un gruppo di ragazzi down ha riconosciuto nelle sculture di Gianlorenzo Bernini e in un dipinto del Caravaggio i miti greci da loro rappresentati in uno spettacolo teatrale: Apollo, Dafne, Plutone, Proserpina e Bacco e hanno accennato passi di danza interpretando ognuno il proprio personaggio.

Anche i più “distratti” o “assenti” durante la visita sono contenti di trascorrere alcune ore al museo e di raccontarci un po’ di cose della loro vita e di sapere qualcosa della nostra.

Questo nostro servizio volontario è gratificato dal sincero ringraziamento e dal desiderio degli utenti di ritornare al museo e di rivederci: “Grazie, grazie per tutto questo che ci hai fatto vedere oggi, che bella la Paolina, domani a scuola la disegnerò” sono state le parole di un ragazzo down, molto abile nel disegno che ha voluto tornare al museo più volte con il suo istituto.

L’anno scorso, durante la Giornata del Disabile, abbiamo invitato anche le famiglie dei nostri visitatori più assidui appartenenti ad un centro diurno di Roma. I ragazzi si sono sentiti a casa nelle sale del museo e alcuni di loro hanno guidato con orgoglio i genitori nel percorso museale facendo anche qualche accenno di descrizione delle opere. È stato un vero successo!

Credo che coinvolgere le famiglie in iniziative di questo tipo sia un contributo importante che possiamo dare a genitori e figli.

Come in tutte le cose, competenza e passione degli operatori didattici durante la visita sono elementi che i ragazzi percepiscono subito e a cui rispondono nel loro modo sempre sorprendente per noi.

Cristina Marchese, 2007

L’Associazione V.A.M I. opera a:

Milano
Segreteria: Via Bigli, 19 20121 MILANO Tel/fax: 02.76022152

Roma – Galleria Borghese
Piazzale del Museo Borghese, 5 00197 ROMA Tel. 06.8413979 int 222

Varese Musei
Civici di Villa Mirabello — Piazza Motta, 4 21100 VARESE Tel 0332.281590

Musei davvero per tutti, grazie all’associazione VA.M.I. ultima modifica: 2007-09-09T15:20:10+00:00 da Cristina Marchese

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