La narrazione centra l’attenzione sul mondo interiore del protagonista, che vive contemporaneamente nel presente e nel passato della sua vita.
Il presente lo vive in modo costruttivo in un ambiente in cui è importante la presenza di una figlia handicappata attorno a cui c’è una famiglia, di cui si rappresentano con toni sempre tenui i fatti del quotidiano, ma soprattutto il vissuto degli animi e dei cuori.
Il passato è invece rivissuto dal protagonista in modo fantastico, ma come fosse presente, con il ritmo di una narrazione da genere giallo tutto teso a risolvere un problema dell’infanzia che gli ha segnato fortemente tutta la vita, preparando con cura un finale anch’esso inizialmente imprevedibile. La narrazione è sempre pacata, i sentimenti espressi sono sempre intensi e importanti ma mai rappresentati con drammaticità. La lettura alla fine non lascia l’amaro in bocca, ma solo il piacere di aver vissuto una forte emozione e una profonda serenità dell’anima.
Domenico Vento, 2007
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.92
Sommario
Editoriale
Campane a festa di M. Bertolini
Iperattività
Un bambino complicato di Daniele e Luigina
Cos'è l’iperattività cura di P. Stacconi
Come in trappola di Laura
Incontrarsi sul Dojo di M. Palermo e M. Di Luigi
Come far comportare bene mio figlio? di Cordula Neuhaus
Altri articoli
Questi bambini sono intoccabili di I. Casullo
Dialogo aperto
Sul tetto del mondo senza muovere un passo di M. Bartesaghi
Un «atto» di gioia... in prosa e altro di M. Martelli
Il dono più sincero è il dono di sé di N. R. Cortez
Libri
Elogio alla bruttezza, L. Freseura
Brutta!, C. Briscoe
L'amico speciale
La scoperta dell’alba, W. Veltroni
La stanza dell’orso e dell’ape, M. F. Celani e P. Miotto
Giochi per ridere - Recensione