Il lavoro più bello
Tanti anni fa sono stata abbonata al vostro giornalino, non so da chi. Ho già inviato il questionario compilato dell’ultimo numero, ma vorrei scrivervi per esprimervi tutta la mia stima e simpatia. Ora sono in pensione, ma per 40 anni ho insegnato ai ragazzi in difficoltà. Ho persino avuto le classi speciali; una esperienza ingiusta, ma tanto bella che ancora oggi ho rapporti con quei “bimbi” di allora. Dico sempre che ho fatto il lavoro più bello! Il vostro giornalino mi piace molto perché rispecchia le mie idee. Buon lavoro.
Paola Focherini
Carpi (MO)
Ancora grazie
Una rivista bella sotto tutti gli aspetti, piena di ricordi. Ricordare Roberto è stato un emozione grande. Ho 87 anni e mio marito purtroppo sono 10 anni che non c’è più. Vi mando un offerta per l’anno 2008, il resto è per la ristrutturazione dei locali.
Anna Rosa Casinghini
Dalla Cina
Continuo a vivere in una casa-famiglia con un gruppetto di portatori di handicap mentale. Recentemente l’appartamento, che era in cattive condizioni, è stato sistemato benino grazie in particolare all’aiuto della Caritas diocesana di Como. A prendersi cura dei ragazzi e di me in casa c’è una brava “mamma”. Da lei mi pare di avere imparato un po’ quanto sia dura la vita di tanta gente che abbandona la propria terra e famiglia e sta lontano da casa per guadagnare qualche soldo. […]
Sono spettatore di una Cina che sta cambiando a grandi passi. Si vede in tutti una forte volontà di lavorare, di darsi da fare, di guadagnare. Canton è come un enorme cantiere sempre in azione. In Italia vi immaginereste di vedere squadre di muratori che di sera tardi tirano su un edificio o coprono il manto di una strada alla luce di qualche lampada elettrica? Il successo economico della Cina si spiega anche con questa laboriosità.
Ma non mancano i problemi. Le ampie e lunghe strade sopraelevate costruite di recente in città sono spesso intasate da veicoli, che aumentano a vista d’occhio. Esiste una forte disuguaglianza tra i ricchi (si calcola che siano il 10% della popolazione) e gli altri. C’è gente che spinge biciclette con pesanti carichi o che fruga nei bidoni della spazzatura per cercare carta o bottiglie di plastica da vendere per pochi soldi. […] Purtroppo la coscienza ecologica è scarsa. Lo constato ogni giorno nel mio quartiere di periferia, dove la gente butta per le strade e nei fossi ogni tipo di immondizia. Molti vengono dalla campagna e sono abituati a fare così da secoli. Ci vorrà del tempo perché si capisca l’importanza del rispetto per l’ambiente come, per esempio, lo è ora ad Hong Kong.
Vedo il mio servizio all’interno di Huiling come un piccolo contributo perché in questo Paese cresca l’attenzione verso le persone bisognose. […] Ma il dono più grande che possiamo fare ai nostri amici cinesi è di aiutarli a conoscere Gesù e il suo Vangelo. […] Raccomando alle vostre preghiere la Chiesa sofferente di Cina, una Chiesa sottoposta a tante limitazioni, abusi, vessazioni e che la propaganda del regime vorrebbe far credere sia libera. E raccomando anche me perché “Dio ci apra la porta della predicazione e possiamo annunziare il proget to di salvezza rivelato da Cristo” (Col 4,2).
P. Mario Marazzi
PIME Canton, Cina
Percorro lontane strade
Come missionario in Cina, dove la religione è ancora sotto la “protezione” dello Stato e le espressioni di “fede” sono censurate, cerco di “testimoniare con la vita la gioia dell’incontro con la persona di Gesù”. […]
E’ con questo spirito, con questa fede ed energia percorro le lontane strade della Cina. Incontro tante persone che soffrono il disagio della disabilità, ma al tempo stesso, l’esempio cristiano fa si che molti si impegnino per elevare la qualità della vita dei disabili, al punto da trarre dei grandi insegnamenti. Vi faccio un esempio. Qualche tempo fa, una ragazza che ha un leggero ritardo mentale, ha potuto sposarsi, avere una casa, un lavoro ed anche un figlio! Un giorno è venuta a trovarci. Gli operatori ed i giovani diversamente abili esultavano dalla gioia di avere il suo simpatico e allegro bambino… finchè non arrivò in momento di cambiarlo. A questo punto tutti si sono allontanati; anche gli operatori presero le distanze discutendo su chi avrebbe dovuto prendersi l’incomodo di questo gravoso problema! La mamma però senza esitare, si è subito presa cura del suo bambino, dando a tutti una bella lezione: “chi prova vero amore non conosce sacrificio”.
Credo che Giuseppe e Maria, di fronte al miracolo della nascita della loro creatura, abbiano dimenticato tutte le difficoltà che stavano attraversando. Allo stesso modo noi, quando sentiamo la forza dell’amore e della presenza del “Dio con noi”, facciamo del bene senza pensare minimamente ai sacrifici, e proviamo una gioia incontenibile.
p. Fernando
Libri michele ferrero
Il cardinale Zen. Rosso speranza Ed. Elledici
Quest’anno la Cina si vede protagonista mondiale per le Olimpiadi di Pechino. Dai gior nali e dalla televisione notizie e immagini mostrano, per l’ennesima volta, l’instancabile operosità di questo paese. Chi vuole conoscere meglio questa nazione, la sua storia e le sue tradizioni, ne troverà una prospettiva insolita nel racconto delle esperienze missionarie e specialmente nelle vicende della Congregazione Salesiana presente in Cina negli ultimi 100 anni.
Percorrendo questa rassegna storica arriviamo alla vita, e vocazione, di Giuseppe Zen, cinese, eletto cardinale da Benedetto XVI nel 2006. Un uomo, come afferma l’autore, che incarna nella sua persona gli aspetti più belli del suo popolo come la pazienza, la laboriosità, l’amore per la famiglia, lo studio, il rispetto per la tradizione ed allo stesso tempo gli elementi del carisma salesiano che si incontrano con la cultura cinese: la temperanza, l’ottimismo, la gioia, il senso di Chiesa e l’unione con Dio.
Questo libro racconta l’avventura dei missionari sia attraverso aneddoti curiosi, sia le persecuzioni, umiliazioni e vessazioni subite, e accettate con profonda fede, dai cristiani specialmente nei primi anni del sistema comunista totalitario stabilito nel 1949.
In Cina non vi è, ancora oggi, libertà religiosa. Ma il cardinale Zen non ha timore di far sentire le sue opinioni ogni qualvolta le leggi non concordano con il rispetto dei diritti umani fondamentali ed il suo ruolo si pone come ponte tra Vaticano e Cina per costruire il dialogo.
Laura Nardini
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.101
Sommario
Editoriale
Avvicinare i genitori di M. Bertolini
Dossier: Un percorso di catechesi speciale
La loro e nostra Cresima di Pietro Vetro
L’uomo guarda il volto, Dio il cuore di V. Mastroiacovo
Ho camminato vicino a Marco di R. Tarantino
Abbiamo tutti bisogno dei sacramenti di P. Luciano Larivera
Articoli
I ragazzi di Sipario
Tra il dire e il fare non c’è più il mare di M. Bartesaghi
Concorso fotografico “Legami” di A. Panegrossi
Sbagliando s’inventa di L. Nardini
Invasioni rumene, non barbariche di H. Pott
Immaginate... di M.C.V.
Testimone oculare di M.T.Mazzarotto