Ho percepito subito in lui qualcosa di grande: lasciai scorrere prima l’amore e parlare il cuore, affinché nella ragione sussultasse la meraviglia e lo stupore.
È impossibile sceglierti e desiderarti come sei, ma ora so che è il mistero a dare senso alla vita, come in ogni uomo.
È difficile guardare il mondo con i tuoi occhi.
È faticoso camminare lento con le tue gambe, e il muoversi incerto delle tue mani e carpire l’intenzione del tuo sguardo, ma tu mi chiedi solo di farti vivere.
E se talvolta vorrei farti correre come tu non sai, dolcemente mi sussurri: “Mamma allenta il passo, non posso stare indietro”. Allora è letizia e mi insegni cosa è la gratitudine.
Anna Maria, 2007
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.100
Sommario
Editoriali
Una grande famiglia di M. Bertolini
Con tutto il cuore di M.H. Mathieu
Articoli
La grande famiglia
San Francesco, l'Arca e Fede e Luce di J.Vanier
Né lui né i suoi genitori di C. M. Martini
Dedicato alle namme e ai papà , di A. M. Cosmai
E se Gesù ci scrivesse oggi...
Maria: storia illustrata
Alla scoperta della redazione di Ombre e Luci! di C. Ventura
...e non siamo soli! di C. Ventura
Ti ricordi di Nicole? di T. Cabras, N. Livi, M. Sluthes
Ammalati... di affetto di G. C. Zanon
Una redazione... in condominio di M. e G. Rossi
Noi, dei piani di sopra di O. Gammarelli