Perché, se pure è importante riconoscere che nessun libero rapporto basato sulla responsabilità e sull’amore, come quello che ci lega a nostro figlio, sia scevro da una componente negativa che può anche sfociare nell’odio, così è pure vero che questi sentimenti negativi se non riconosciuti e guardati in faccia rendono questo rapporto ancora più difficile e a volte distruttivo. L’autrice mette in luce, inoltre, alcuni aspetti della società odierna che esasperano la contraddizione che ogni figlio porta con sé che è quella di contribuire ma al tempo stesso ostacolare la realizzazione personale di un genitore e di come la stessa società potrebbe meglio organizzarsi per venire incontro alle normali difficoltà che i genitori vivono. Il libro rappresenta così una boccata d’ossigeno per imparare a riconoscere. accettare e soprattutto addomesticare questi sentimenti di ambivalenza che se nelle fiabe vengono sempre assegnati alle cattive matrigne, abitano invece, immancabilmente, tutti noi genitori.
Cristina Tersigni, 2006
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.95
Sommario
Editoriale
Irradiare la pace come fanno “loro” di M. Bertolini
Articoli
Se avessi ascoltato la mia disperazione?! di A. Manfucci
E ho ripensato tutto! di C. Vigli
Bambini e autismo: Mosaico della pace
Domande sulle persone Down
Come reagire all’indifferenza di chi è vicino di J. Labrousse
Il mio primo campo di F. Atlante
“Hola Madrid!” di L. Nardini
Teorie comportamentali: TEACCH vs ABA di M. Pilone
Rubriche
Libri
E li chiamano disabili, Candido Cannavò
Mio figlio mi divora, Lilyane Nemet-Pier
Donne nel respiro di Ruàh, Silvio Mengotto
Obiettivo decrescita, Marco Bonaiuti
Il barattolo di maionese e caffé