Roberto
Anni?
50 tra qualche giorno.
Titolo di studio?
Ho preso la terza media l’anno scorso con le scuole serali.
Come mai questa decisione?
Per cercare un lavoro: devo aiutare mamma che ormai è vecchia. E poi devo fare i soldi per tutti quelli della Comunità di Fede e Luce per andare a Lourdes 2011.
Qual è il tuo ruolo in Comunità?
Faccio il chierichetto a Messa, apparecchio e mi occupo dell’accoglienza a quelli nuovi che vengono.
In che modo ti occupi dell’accoglienza?
Ad esempio l’altra volta ho comprato al mercato vicino casa delle mollette di legno con sopra i pupazzetti colorati per regalarle alle nuove amiche giovani che tornavano per la seconda volta in Comunità, ma è una storia lunga …
Puoi raccontarla?
Ecco come è andata. All’ultimo incontro erano venute due nuove amichette di sedici anni, molto simpatiche, ma anche un po’ spaesate perché gli altri sono tutti più grandi. Comunque avevano promesso che sarebbero tornate la volta dopo, così il giorno dell’incontro successivo ho comprato due mollette per regalargliele: per farle sentire importanti!
Iniziato l’incontro, piano piano la gente arrivava, ma di loro due nemmeno l’ombra. Nel frattempo è arrivata invece una famiglia nuova: una mamma, un bambino un po’ agitato che ha subito attirato l’attenzione di tutti e una sorellina più piccola, che sembrava molto scocciata all’idea di dover stare lì con noi. Se ne stava da sola sulla panca tirando fuori dal suo zainetto un libro di favole; l’ho vista un po’ triste e molto disorientata, anche perché intanto continuavano ad arrivare gli altri della Comunità che per lei erano tutte facce nuove. Allora ho avuto un’idea: ho tirato fuori la molletta di legno con sopra l’orsetto con il cappello rosso dello stesso colore della sua giacca, mi sono seduto accanto a lei e gliel’ho regalato. Ne è stata felice! Abbiamo fatto amicizia ed è venuta a sedersi insieme agli altri nel cerchio mentre provavamo le canzoni della Messa.
…e l’altra molletta?
L’altra molletta era sempre per la nuova amichetta, che però tardava a venire. Nel frattempo è arrivata una famiglia della Comunità che erano un po’ di mesi che non si vedeva: in braccio alla mamma c’era un fagottino piccolo e morbido, Emanuele, di appena due mesi! Che gioia vederlo! Aveva la tutina verde proprio come il fiocco del pupazzetto della molletta che mi era rimasta in tasca … era chiaro che questa molletta era per lui! Così gliel’ho fissata sul marsupio dove lo portava la mamma.
. e le amichette che fine hanno fatto?
Qui viene il bello: le mollette erano finite, ma poco dopo sono arrivate le nuove amichette … come fare? Come farle sentire importanti? Come accoglierle? Ci ho pensato un attimo e poi mi sono detto: basta un bacio! Gli sono andato incontro e le ho abbracciate sorridendo e abbiamo passato la mattinata vicini, per mano, a cantare insieme.
Un lieto fine…
Già… e poi tutti a pranzo!
Roberto e Valeria M., 2006
Questo articolo è tratto da:
Ombre e Luci n.93
Sommario
Editoriale
La forza della tenerezza di M. Bertolini
La forza della tenerezza
L’incanto si è rotto di M. Bertolini
Le mollette di Roberto di Roberto e Valeria M.
La ragazzina nuova di T. Cabras
Dalle un bacio di V. S.
In carcere di J. Vanier
Pizza, supplì e bibita a 7 euro di M. B.
La tenerezza di Dio di L. Nardini
Altri articoli
Questo bambino lo amo! di I. de Mézerac
Counseling in rima di A. Bianchi
La malattia e la fede di F. Bertolini
Scheda: Il Parkinson di V. Levi della Vida
Gli amici che non ti aspetti di Monica
Cartelli letti alle porte delle chiese
Libri
Né giusto né sbagliato, P. Collins
Credere e curare, I. R. Marino
La disabilità non è un limite, AA. VV.
Il Vangelo per tutti i disabili mentali
Dopo di noi, insieme a noi, F. Belletti
Gli oggetti raccontano storie straordinarie di oggetti comuni, S. Tamberi