Le risposte tradizionali, che prevedono il ricovero in istituti, vengono sempre più percepite come insoddisfacenti. L’aspettativa primaria della famiglia, quando comincia ad elaborare concretamente il “dopo di noi” del proprio figlio disabile, è che possa essere accolto in un posto che lo veda come persona, e non come “numero”.
La ricerca presentata in questo volume, realizzata sul territorio lombardo, offre sia una lettura dei bisogni, delle paure e dei progetti delle famiglie e degli operatori dei servizi pubblici e privati, sia una serie di indicazioni per supportare la progettazione di tali interventi, verificando i modelli operativi, le opportunità disponibili per le famiglie e per i disabili, le soluzioni più adeguate, le carenze più rilevanti, alla ricerca di buone pratiche da promuovere e replicare.
Laura Nardini , 2006
Questo articolo è tratto da:
Ombre e Luci n.93
Sommario
Editoriale
La forza della tenerezza di M. Bertolini
La forza della tenerezza
L’incanto si è rotto di M. Bertolini
Le mollette di Roberto di Roberto e Valeria M.
La ragazzina nuova di T. Cabras
Dalle un bacio di V. S.
In carcere di J. Vanier
Pizza, supplì e bibita a 7 euro di M. B.
La tenerezza di Dio di L. Nardini
Altri articoli
Questo bambino lo amo! di I. de Mézerac
Counseling in rima di A. Bianchi
La malattia e la fede di F. Bertolini
Scheda: Il Parkinson di V. Levi della Vida
Gli amici che non ti aspetti di Monica
Cartelli letti alle porte delle chiese
Libri
Né giusto né sbagliato, P. Collins
Credere e curare, I. R. Marino
La disabilità non è un limite, AA. VV.
Il Vangelo per tutti i disabili mentali
Dopo di noi, insieme a noi, F. Belletti
Gli oggetti raccontano storie straordinarie di oggetti comuni, S. Tamberi