Così grazie a tutti questi supporti non ho avuto difficoltà a capire che Matteo non era come gli altri e a parlarne con sufficiente tranquillità, anche per il futuro, con mia moglie Luisa.
Allora frequentavamo un gruppo familiare in parrocchia e con questi amici abbiamo avuto modo di parlare di Matteo sin da subito: erano e sono veri amici sinceri perché lo hanno accolto senza riserva.
Tramite l’Ass. Genitori Bambini Down ho avuto modo di parlare con altri papà: ma ho avuto difficoltà a parlare di Matteo là o altrove perché quasi tutti gli altri bambini down avevano altre patologie collegate, anche molto gravi, (cuore, vista, ecc.) mentre Matteo è assolutamente sano per cui ci sentivamo per questo molto fortunati nei loro confronti. (Abbiamo lasciato tale Ass. perché troppo distante da casa).
Non posso dire di essere stato deluso dalla nascita di Matteo, anzi è stato dall’inizio così… “solare” (e lo è tuttora) che stare con lui mi risulta facile e appagante.
a cura di Sergio de Rino, 2005
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.92
Sommario
Editoriale
Un modo diverso di amare di M. Bertolini
Noi Papà
Un padre rivela il dono unico di suo figlio a cura di C. Douillet
La famiglia messa alla prova dalla disabilità di G. A. Braccesi
Smack come bacio di Carlo
Un figlio a sorpresa a cura di S. De Rino
Pazienza, tenacia, anche durezza a cura di S. De Rino
La lotta del padre-cittadino a cura di V. Giannulo
Un mondo da scoprire di E. Orofino
Altri articoli
A.A.A. cercasi genitori di Huberta
Il tempo di un'Ave Maria di C. Tersigni e H. Pott
Vescovi del Sinodo alla giornata di apertura FL di V. Calabresi
Piccolo mio - Testo canzone di G. Fontani
Rubriche
Libri
Dai figli non si divorzia
Separarsi e rimanere buoni genitori, A. Oliverio
L'iniziazione cristiana alle persone disabili Orientamenti e proposte
Pedagogia dei genitori e disabilità, M. R. Dal Molin e M. G. Bettale
Il manuale della buona educazione, P. Dessanti
Il diritto alla vita prima della nascita, R. Guardini