Adesso non me li ricordo. All’epoca parlavo pochissimo o per niente, con una situazione familiare che te la raccomando, perchè siamo orfani, e non è facile vivere con il terrore delle persone.
Poi veniamo divisi e ci siamo trasferiti nella chiesa di Sant’Angela Merici con Roberto Garibbo e altre persone che hanno vissuto anni e sono cresciute migliorando nel bene e nel male.
Ci sono dei ragazzi e delle ragazze che vedo e che adoro senza distinzioni.
Ma non ho mai capito che senso ha l’amicizia se poi io cresco e, non sono soddisfatto della mia esistenza. Che senso ha Fede e Luce non l’ho mai capito! perchè il tempo passa in fretta in quel momento e poi da solo, come se dovesse succedere qualcosa, (questo riferito a Ernesto).
Io sono quello che sono, e forse non ho mai avuto modo di riscattarmi in comunità e nei momenti di svago come i campi e gli incontri.
Mi trovo bene con tutti dal primo all’ultimo e ognuno ha una sua caratteristica che lo contraddistingue dagli altri sia per la simpatia che per il modo di fare.
Avrei un elenco lunghissimo di persone che apprezzo e stimo per quello che sono realmente, senza esser come gli altri e cercare di imitare nessuno.
– Giovanni Grossi – 2003
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