Quando molti anni fa, era il 1979, mia moglie Irma, Paolo ed io entrammo a far parte del Movimento di Fede e Luce non avremmo mai pensato di ricevere un Seme così grande, che poi negli anni successivi avrebbe dato tanti frutti alla nostra famiglia. Il principale è stato sicuramente quello di aver conosciuto tante persone motivate ad accoglierci come se fossimo già grandi amici da molti anni.
Inoltre le riflessioni fatte in Comunità, aiutati da stupendi sacerdoti quali don Pierangelo Sequeri e don Dario Madaschi, hanno stravolto la nostra vita, facendo maturare in noi il grande desiderio di ricambiare tutto il bene ricevuto dai tanti amici del movimento.
Sono stati gli anni nei quali abbiamo maturato l’idea di adottare Chiara, piccola Down di 3 mesi, abbandonata in un ospedale della nostra Provincia e se anche ci sentivamo impegnati nella educazione del nostro Paolo anch’egli Down, ritenevamo di poter aiutare con la nostra modesta esperienza, un altro figlio con problemi simili a quelli del primo.
Oggi Chiara ha 17 anni e frequenta un Istituto professionale, mentre Paolo, 38 anni, lavora serenamente al giornale «Il Sole 24 Ore», entrambi con discreti risultati.
Ma ora, da genitori già un po’ anziani, ci siamo chiesti quale sarebbe stato il futuro dei nostri figli e quello dei figli di tutti nostri amici dopo la nostra scomparsa.
Insieme ad altri genitori di figli disabili, genitori di Fede e Luce e con alcuni conoscenti, abbiamo cercato di capire quali fossero le soluzioni a questo difficile problema e si è deciso di percorrere un cammino di conoscenza sulle varie opzioni che la società o le istituzioni offrivano.
Ci siamo resi conto che una soluzione importante veniva dalla costituzione di una Comunità alloggio che potesse ospitare non più di 8-10 persone e ci siamo resi conto anche che se non avessimo operato noi direttamente nel formulare un progetto credibile, da poter presentare alla Società esterna perché ci aiutasse a realizzarlo, non avremmo concluso nulla.
Soluzioni già pronte per noi non ce ne sarebbero state!
Abbiamo chiesto all’Amministrazione del nostro Comune se vi erano stabili vuoti da affittare e, dopo alcuni mesi il nostro Sindaco ci ha proposto una Casa ex Scuola Materna, oggi disabitata, che avrebbe potuto fare al nostro caso.
Abbiamo costituito, subito un’Associazione Onlus alla quale abbiamo dato il nome di Arcobaleno, per significare al mondo esterno che il simbolo scelto rappresenta il momento d’incontro tra la fine di una tempesta e l’inizio del sereno, cioè di un tempo di speranza.
Oggi siamo già 200 Soci, molti dei quali sono componenti di Fede e Luce della sezione del nostro Paese.
In cambio del volto giuridico che ci siamo dati, il Comune ci ha assegnato la Casa in comodato d’uso gratuito per 99 anni. Un grande sogno per noi si sta realizzando!
Stiamo ora definendo, con tecnici preparati, il progetto esecutivo di ristrutturazione per poter accedere a finanziamenti da vari enti sia privati che pubblici e già sappiamo che il costo per la ristrutturazione sarà molto alto, ma noi non ci spaventiamo confidando nella Provvidenza che già si è fatta sentire attraverso la nostra Comunità Montana e la Fondazione Cariplo.
Quando la struttura sarà diventata una Comunità Alloggio la chiameremo Casa di Dario per ringraziare un grande amico sacerdote che, anche se non è più visibilmente tra noi lo ricorderemo sempre per averci donato i segni della speranza e dell’amore.
Leggi anche: Nella casa di Dario, aggiornamento 2021
Per poter poi condividere il desiderio di molti genitori che vorranno lasciare il loro patrimonio o i loro beni a questa causa, stiamo studiando il modo di unirci ad una importante Fondazione, che garantirà ancor più di un’Associazione, la sicura gestione dei loro beni e l’accudimento nonché la tutela dei nostri Figli.
Per ulteriori informazioni potrete connettervi al sito al quale potrete anche scrivere vostre proposte o suggerimenti.
Carlo Fornari, 2002
Associazione Arcobaleno – Onlus
Sede Legale: Via F. Turati, 2/b – 22036 Erba (CO)
Sede Operativa:Via Trento, 9 – Tel. 031/623330 – C/C postale n. 22907257
E-mail: info@casadidario.org
E-mail :
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.79 - Il passo sicuro della speranza
Sommario
Editoriale
Abitare la speranza di M. Bertolini
Articoli
Ora la mia vita sta riprendendo forma e colore di Monica
Piccoli in carcere di Brunella
La mia vita come una gioiosa battaglia di A. Jollien
E poi? Cosa sarà di loro? Un amico di F.L.
La casa di Dario di C. Fornari
Il parco dei frutti dimenticati di E. De Rino
Semaforo rosso di P. André Roberti
Per portare frutto
Nuove tecnologie e disabilità
Rubriche
Libri
Onora il padre e la madre, M. Quilici
Cogliere u fiore e consegnarlo alla luce, M.T. Mosconi e E. C. Straluino
Dio mi ama così come sono, M.H. Mathieu