David Maria Turoldo-da «Il Sesto Angelo»
Il mattino di Natale
1.
Io vorrei donare qualcosa al Signore
ma non so che cosa.
Andrò in giro per le strade
fischiando, così,
fino a che gli altri dicano: è pazzo!
E mi fermerò soprattutto coi bambini
giocare in periferia,
e poi lascerò un fiore
ad ogni finestra’dei poveri
e saluterò chiunque incontrerò per via
inchinandomi fino a terra.
E poi suonerò con le mie mani
le campane sulla torre
a più riprese
finché non sarò esausto.
E a chiunque venga
anche al ricco – dirò:
siedi pure alla mia mensa,
(anche il ricco è un pover ouomo).
E dirò a tutti:
avete visto il Signore?
Ma lo dirò in silenzio
e solo con un sorriso.
2.
Io vorrei donare una cosa al Signore,
ma non so che cosa.
Tutto è suo dono
eccetto il nostro peccato.
Ecco, gli darò un’icona
dove lui — bambino — guarda
agli occhi di sua madre:
così dimenticherà ogni cosa.
Gli raccoglierò dal prato
una goccia di rugiada
e poi gli dirò di indovinare
se sia una lacrima
o una perla di sole
o una goccia di rugiada.
E dirò alla gente:
avete visto il Signore?
Ma lo dirò in silenzio
e solo con un sorriso.
3.
Io vorrei donare una cosa al Signore,
ma non so che cosa.
Non credo più nemmeno alle mie lacrime,
e queste gioie sono tutte povere:
metterò un garofano rosso sul balcone
canterò una canzone
tutta per lui solo.
Andrò nel bosco questa notte
e abbraccerò gli alberi
e starò in ascolto dell’usignolo,
quell’usignolo che canta sempre solo
da mezzanotte all’alba.
E poi andrò a lavarmi nel fiume
e all’alba passerò sulle porte
di tutti i miei fratelli
e dirò a ogni casa: “pace!”
Io vorrei donare una cosa al Signore,
ma non so che cosa.
E non piangerò più
non piangerò più inutilmente;
dirò solo: avete visto il Signore?
e lo dirò in silenzio
Poesie dal Roveto
Leggi anche: Il Roveto
Fame
La bocca vuota
del mio animo
è spinta
fervorosamente
al luminoso
seno di Dio.
Laura Galasso
Cosa troverà?Laura Galasso
Cosa troverà il Figlio dell’Uomo
quando nascerà questa notte?
Troverà il gelo dell’egoismo?
Troverà il freddo dell’odio?
Troverà l’umido dell’indifferenza?
Nei cuori semplici e puri
troverà ancora una “dimora”
che possa riscaldarLo
dal gelo, dal freddo
e dall’umido del mondo.
M. Graazia Micheli
Ma nel tuo volere
Io non so riposare
sul legno del tuo talamo, accostare
la mente e le mie labbra
ai luoghi
della tua ardente parola.
Non so
ricalcare con la vita
i lineamenti concreti
della tua incarnazione
fra noi e in noi,
soddisfare
nella povertà della mia carne
le piaghe supreme del tuo amore. Non so
fissare il mio sguardo
nei tuoi infiniti,
donarti integra la mia verginità
io non so.
Ma nel tuo volere,
nella misericordia tua
libera e testarda,
rialzo il mio coraggio
e a te vengo come mendicante per l’anticipo
di quell’ora eterna
delle nostre complete nozze.
L.G.
Leggi anche: Noi quattro della Comunità il Roveto
Io e Dio
Arrampicarmi sulla croce con dura fatica
stringerla
stringerla
con tenera forza e riposare
con Lui.
L.G.
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.76
Sommario
Editoriale
E si accende una stella di M. Bertolini
Articoli
La lezione di un clown di M.T. Mazzarotto
La Locanda dei Girasoli di Redazione
Per un Natale con qualche cosa in più di H. Pott
La Comunità “Il Roveto” di M. T. Mazzarotto
Un dono di poesia a cura della Comunità il Roveto
Noi quattro: la comunità "il Roveto" di Redazione
Famiglie: una riflessione di Padre Roberti di Padre Roberti
Stelle d’oriente di
Novità per l'handicap di Redazione
Lo straniero di Redazione
Rubriche
Libri
La seconda occasione, Carla Cerati
La ragazza delle lumache, Carla Cerati
Inno alla vita, Erika Gazzola
Nessuno bambino nasce cattivo, Fabrizio Mori