Nella cooperativa sociale «Spazio Aperto», esistente a Milano dal 1985, svolgevano diverse attività lavorative, giovani disabili e normodotati.
In seguito alla legge 381/91 la cooperativa esistente si è divisa in due cooperative sociali di tipo A e di tipo B.
La cooperativa di tipo A «Spazio Aperto Servizi» ha fatto proprio il settore del supporto al disabile nella scuola e via via si è dedicata a servizi educativi assistenziali e residenziali. Oggi gestisce i seguenti servizi:
- Assistenza domiciliare a persone disabili
- Assistenza domiciliare a famiglie con minori a rischio
- Supporto assistenziale ai disabili inseriti nelle scuole
- Centri diurni per disabili
- Gestione di comunità-alloggio per minori affidati dal tribunale dei minori di Milano.
Come emanazione dell’ANFFAS la cooperativa «Spazio Aperto» di tipo B ha proseguito la propria attività vedi (ne avevamo parlato qui già nel 1989) incrementando e potenziando i diversi settori di attività che sono:
- Impresa di pulizie.
- Micro raccolta rifiuti.
- Gestione di piattaforme ecologiche.
- Data entry ed archiviazione elettronica.
- Laboratorio di assemblaggio e confezionamento.
Il settore Giardinaggio, per le proporzioni assunte, alla fine del 1995 si è costituito in cooperativa sociale autonoma con nome «Viridalia».
La cooperativa «Spazio Aperto» non è più derivazione dell’ANFFAS ma da molti anni si presenta come una impresa sociale in tutto autonoma, che intrattiene rapporti di lavoro e commerciali prevalentemente con il mercato privato, relazionandosi con A.S.L. e Comuni per l’inserimento di ragazzi con problemi.
Tutti i ragazzi che lavorano in cooperativa (escluso il settore laboratorio) sono regolarmente assunti e lavorano al fianco di personale «normodotato», costituendo diverse squadre di lavoro che ad operano sui diversi appalti.
Le squadre di lavoro sono generalmente composte da tre, massimo quattro persone. Il caposquadra ha il compito di garantire la corretta esecuzione del lavoro e di sovrintendere agli aspetti relazionali della squadra, che è costituita da un ragazzo e da uno o due operai. Le persone svantaggiate inserite, di ogni età, sono prevalentemente disabili fisici, disabili psichici e giovani a rischio di emarginazione, anche se non mancano esperienze con aree di svantaggio diverse.
Nel settore Laboratorio di assemblaggio e confezionamento, oltre ai ragazzi ed operatori regolarmente assunti, sono presenti anche ragazzi inviati dai Servizi Sociale del Comune e della A.S.L. che seguono un «percorso formativo al lavoro», che è finalizzato ad una regolare assunzione da parte della cooperativa (quindi saranno inseriti nei settori su citati) o da parte di aziende esterne. In questo caso il personale formativo di Spazio Aperto ed il referente dell’Ente inviante monitorano il percorso di inserimento lavorativo esterno, intervenendo con un sostegno necessario.
Retribuzioni e contributi
«Spazio Aperto» retribuisce il lavoro dei propri lavoratori, siano essi in condizioni di svantaggio o «normodotati», secondo il vigente Contratto Collettivo di Lavoro delle cooperative sociali. In funzione quindi del ruolo, della mansione e delle responsabilità, tutto il personale viene inquadrato nei livelli contrattuali di riferimento.
Esiste naturalmente una assicurazione infortuni con l’Inail, che è obbligatoria per legge, oltre ad un’altra copertura assicurativa per l’infortunio e per responsabilità civile che Spazio Aperto ha stipulato con un primaria compania, al fine di tutelare nel modo migliore possibile i propri lavoratori. Anche i contributi, così come richiedono le normative contributive e previdenziali vigenti, sono regolarmente versati.
Trattamento pensionistico
Esiste una normativa complessa ed in continua evoluzione per quanto riguarda il trattamento pensionistico delle persone invalide. A grandi linee possiamo dire che l’assegno di accompagnamento viene erogato in funzione della percentuale di invalidità, mentre la pensione di invalidità propriamente detta viene tolta al superamento di determinati limiti di reddito che sono però abbastanza bassi. Quindi chi lavora con noi, con le garanzie retributive, contributive e previdenziali che ho detto prima, sicuramente supera questo limite.
Aspetto economico
La cooperativa «Spazio Aperto» è giuridicamente un’Azienda privata: grazie alle capacità di coloro che la dirigono ha ultimamente ottenuto bilanci in utile.
Per quanto riguarda i contributi pubblici, la cooperativa presenta domande di finanziamento agevolato a valere su leggi comunitarie, nazionale e regionali, secondo normative che sono aperte all’accesso dei vari enti del Terzo Settore e del Profit.
Negli ultimi anni, infatti, sono sempre più-chiaramente individuate la finalizzazione produttiva ed occupazionale dei progetti presentati, e sono proprio i progetti, dei quali viene valutata la realizzabilità e l’efficacia, ad essere finanziati, non le organizzazioni in quanto tali (anche se senza scopo di lucro).
Lavoro di rete
«Spazio Aperto» è una cooperativa sociale che agisce e lavora in un territorio determinato, quello dell’area milanese. Sono certamente molte le cose che cerchiamo di fare per e con le persone svantaggiate che lavorano con noi, ma il peso reale che possiamo avere nel determinare scelte politiche e sociali diverse, di reale tutela e solidarietà, è scarso. Esiste però un «lavoro di rete»; la nostra cooperativa è tra i soci fondatori di un consorzio provinciale di cooperative sociali di Milano, Sistema Imprese Sociali (S.I.S.), che raggruppa oltre 50 diverse esperienze. Il peso e la visibilità crescono. A sua volta, poi, S.I.S. aderisce ad un consorzio nazionale, che raggruppa una cinquantina di consorzi provinciali delle diverse zone d’Italia, creando così una «massa critica» di quasi 1000 cooperative sociali che, nelle diverse aeree del Paese, con le più diverse attività, forniscono però tutte percorsi di integrazione sociale, inserimento lavorativo, assistenza e formazione. In questo modo le nostre istanze e quelle di tutti i nostri soci sono rappresentate con forza, coesione ed efficacia.
Inserimento lavorativo
«Spazio Aperto» è una Azienda che presta le attenzioni necessarie ai bisogni espressi da parte di tutti i propri lavoratori ed in modo particolare persegue gli obiettivi che si è data statutariamente di inserire nel lavoro persone svantaggiate. In «Spazio Aperto» è presente una figura di «responsabile degli inserimenti lavorativi — responsabile sociale», che ha il compito di relazionarsi con i lavoratori e, se è il caso, con le famiglie ed i referenti degli Enti invianti. E inoltre attiva una collaborazione con uno psicologo, che segue gli aspetti di rilevanza psicologica nelle relazioni formative e di lavoro.
Scelta di mercati
Attenzione costante della cooperativa, che è alla radice di diversificazione dei settori di attività, è scegliere mercati nei quali è possibile inserire al lavoro le persone secondo le loro capacità, potenzialità e competenze acquisibili. Per fare un esempio, difficilmente possiamo pensare di inserire un lavoratore con insufficienza mentale nel Data entry, mentre è possibile inserirlo al lavoro nell’ambito della micro raccolta di rifiuti o nell’impresa di pulizie o in laboratorio. Allo stesso modo è più probabile che un disabile fisico sia inserito in un lavoro al computer o in segreteria piuttosto che in altro settore.
– Vittorio Paoli, 2001
(Consigliere di Amministrazione della cooperativa)
“la mia preghiera è spesso una parola molto frequente sulla bocca dei miei amici brasiliani, ‘valeu’, valeva la pena; la vita non mi ha davvero deluso. Vi direi di non frugare nella mia vita per cercarvi grandezze o miserie, peccati o trasparenze della grazia, perché tutto è travolto e distrutto (o trasfigurato) e resta la relazione con l’Amico. A me non è concesso fare dei feed-back nel passato: la relazione è presente, è l’acqua di fiume che scorre e quella che passava ieri sotto i vostri occhi, non è più. Per fare il bilancio della mia vita dovrei remare contro corrente; ma il guaio è che non ho remi… Il vecchio non è in casa in questo tempo, vive in una piccola barca senza remi e senza motore, che scivola lentamente su un fiume pacifico verso l’estuario. Non aspettatelo sulla riva perché non tornerà; come può tornare se non ha remi? È molto contento, sta molto bene, perché dalla riva lo si vede solo; ma VAMICO è con lui ed è molto esperto dei cammini d’acqua. Vi confido che il vecchio ha i suoi momenti di crisi: si ricorda in certi momenti di esser stato buon rematore, e allora cerca i remi con un certo affanno e la barchetta comincia a oscillare paurosamente. Poi si calma, si siede sulla traversa di legno e si dà dello stupido, ride di sé e qualche volta piange, perché scopre che non si è fidato fino in fondo dell’AMICO”
– Arturo Paoli, 2001
(Agli amici in occasione del Cinquantesimo di Sacerdozio)
Sede Operativa: Viale delle Rimembranze di Lambrate, 7 20134 MILANO – TEL. 02/2663324
Sito: spazioaperto.coop, pagina Facebook
Le illustrazioni di questo servizio che mostrano i settori di attività della Cooperativa, sono tratte dal pieghevole di presentazione della cooperativa stessa.
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.
Sommario
La presenza dei piccoli di Mariangela Bertolini
Il lavoro
Cooperativa sociale di A. Mazzarotto
Una cooperativa sul mare Produzione di alta qualità a cura della redazione
Spazio aperto di V. Paoli
Il mio amico Carlo di Beatrice (Trixi) Pezzoli
Quella terza preziosa età
Quella preziosa terza età di V. P.
Zio Giorgio di Nicole Schulthes
Mantenere viva la giovinezza del cuore di Marie Baptiste
«Sto invecchiando» Preghiera antica
Altri articoli
Rubriche
Dialogo aperto
Libri
Non c’è persona più ricca di me, Carla Porrati
Il piano educativo riabilitativo individualizzato per il disabile mentale adulto, Vittore Mariani
La forza dei carattere, James Hillman