Era il primo campeggio di Fede e Luce di Milano.
Alcuni amici ci avevano preceduto e avevano sistemato la casa per accogliere il resto del gruppo, pulendo e preparando le camere, la cucina, la sala…All’arrivo nel pomeriggio, gli organizzatori ci assegnarono i nostri posti: mi trovai in una grande stanza con una dozzina di letti — sei da una parte e sei dall’altra — tutti riservati al «reparto maschile». Ero capitato accanto a un amico da me poco conosciuto ma ben noto nella zona della parrocchia soprattutto per il suo modo stravagante di camminare e per mille altre bizzarrie: a farla breve nel rione era considerato matto!
Avevo un po’ di fifa a dormirci accanto, ma chi lo conosceva bene mi assicurò: «Sii sereno, vedrai, starà tranquillo, dormirà tutta la notte». Nonostante le assicurazioni, la stanchezza del viaggio, la sistemazione della casa e delle stanze, non riuscii a dormire pensando al mio vicino: avevo paura!
Susin ha sempre dormito tranquillissimo e adesso che conosce la mia paura di quella notte, certamente lassù se la ride!
Sergio, 2000
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.71, 1999
Sommario
Editoriale
Accostarsi alla verità di M Bertolini
Articoli
Mio figlio mi esaspera di M. De Paulin
Una scelta diffìcile di Tea Cabras e Nicole Schulthes
Prova a capire quel che non dico di Anonimo
Il dono di un volto - Catechesi espressiva Istituto Sacra Famiglia
Per cercare la verità di J. Vanier
Libri
Le A della vita – Recensione libro, A. Barre
Un giorno dopo l’altro – Recensione libro, AA.VV.
Il Disabile nella Società: Prospettive di integrazione – Recensione libro, P.F. Angelini
Rubriche
Vita Fede e Luce
La rivincita di Tommi di S. de Rino
La prima notte in campeggio di S. de Rino
"Gesù, basta acqua!" di L. Brambilla
A galla sulla camera d’aria di S. de Rino
Si Chiude di S. de Rino