Scendo dall’autobus a Maderno e arrivo alla grande, fresca villa, dove stanno quelli di Fede e Luce. Arrivo che è sera, una sera afosa, tante nuvole grigie all’orizzonte. Arrivo che la cena è a metà, c’è tanta gente, conosco Luigi, Renato, Carlo… Ritrovo Marco, Mariangela, un secondo Luigi, Annamaria, Silvia… Per me è la prima volta, qui e a Fede e Luce. Ma per l’atmostera che regna qua dentro, mi sento subito a casa mia.
Dopo cena si canta e si danza, tutti in cerchio. C’è Fausto che suona la chitarra, c’è il temporale, un bel temporalone estivo che furoreggia, là fuori. Non abbastanza lontano, però, per Carlo, che ci invita tutti ad una danza del sole: chitarra e battimani per cantare “Gesù, acqua basta». Il canto coinvolge davvero tutti, senza distinzioni. E quando il temporale cessa, resta la sensazione che uniti possiamo fare tutto.
Luisa Brambilla, 2000
Disegno di Valeria Mastroiacovo
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.71, 1999
Sommario
Editoriale
Accostarsi alla verità di M Bertolini
Articoli
Mio figlio mi esaspera di M. De Paulin
Una scelta diffìcile di Tea Cabras e Nicole Schulthes
Prova a capire quel che non dico di Anonimo
Il dono di un volto - Catechesi espressiva Istituto Sacra Famiglia
Per cercare la verità di J. Vanier
Libri
Le A della vita – Recensione libro, A. Barre
Un giorno dopo l’altro – Recensione libro, AA.VV.
Il Disabile nella Società: Prospettive di integrazione – Recensione libro, P.F. Angelini
Rubriche
Vita Fede e Luce
La rivincita di Tommi di S. de Rino
La prima notte in campeggio di S. de Rino
"Gesù, basta acqua!" di L. Brambilla
A galla sulla camera d’aria di S. de Rino
Si Chiude di S. de Rino