Alessandra è figlia degli attori Paolo Panelli e Bice Valori, ha respirato aria di teatro da quando è nata, ha amato il teatro ed è lei stessa attrice intelligente e sensibile, ha interpretato ruoli brillanti, comici e drammatici, raggiungendo il consenso dei critici o l’applauso di un pubblico numeroso.
Poi, quasi all’improvviso, la grande scelta: Alessandra ha lasciato il palcoscenico ed i compagni – con i quali continua ad avere buoni e frequenti rapporti – per impegnarsi nel mondo dell’handicap. Ha frequentato un corso per educatori di comunità ed oggi la troviamo qui, operatrice nel Centro ALM del Lazio, responsabile, insieme ad Antonio Grieco, del laboratorio «Diverse abilità». Dal laboratorio è nato il Gruppo Teatro nel quale A. Grieco è scenografo e costumista ed Alessandra è regista e preparatrice di attori.
«Perché? Come è nata questa scelta?» chiediamo. Alessandra risponde sorridente e decisa, come chi si è interrogata a lungo prima di cambiare ma poi è serena e sicura nella sua nuova vita. «Negli ultimi tempi non ero più contenta del mio lavoro, anche se l’ambiente e gli amici con cui lavoravo erano quanto di meglio potessi desiderare, data la difficile situazione del teatro. La parte artistica era sempre più demotivante. L’esigenza di assecondare il gusto del pubblico nella scelta dei testi, la necessità di tenere d’occhio l’incasso… tutto aumentava il mio disagio… Diveniva difficile anche dialogare con gli amici, intendermi con loro. Nello stesso tempo si andava palesando un mio interesse antico… Mi bastava vedere per strada una barba fuori misura, un abbigliamento stravagante, lo sguardo inquieto di un ragazzo per sentire nascere dentro la voglia di mettermi in contatto, di saperne di più… In seguito mi sono riconosciuta anche dotata di un «codice di accesso per le persone difficili…».
E così Alessandra ha deciso: non reciterà più ma, nel suo nuovo lavoro, non dimenticherà il teatro. Il suo amore per il teatro si è dato nuovi scopi fondendosi con quell’antico, particolare interesse… Con una équipe composta di scenografo, logopedista, fisioterapista, musicoterapista, e con l’aiuto di tanti amici volontari produce spettacoli di livello professionale interpretati da 25 attori colpiti da diverse disabilità. E la critica, ancora una volta, è dalla sua parte… Ma di tutto questo e dei futuri programmi del laboratorio «Diverse abilità» parleremo in un prossimo numero di Ombre e Luci.
– Maria Teresa Mazzarotto, 1998
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.61, 1998
Sommario
Editoriale
Quella lieve disabilità di M. Bertolini
Articoli
Teresa di O.L.
Benedetta di T. Cabras
Margherita di F. Rota
I nostri grandi amici: Luigi Monza
Marco e Daniela di M. Ricci
La scelta di alessandra di M.T. Mazzarotto
L’associazione “La Nostra Famiglia” di Redazione
Rubriche
Libri
Jean Vanier e l'arca, K. Spink
Tre racconti dello Spirito, C.M. Martini
10 Passi verso il pensiero positivo, W. Dryden