È una trama romantica (forse troppo) e volutamente ottimistica: buona l’interpretazione dei due protagonisti eccessivamente belli, perfetti e puri per essere credibili.
Ti è piaciuto il film?
Mi è piaciuto molto perché parla di una sordomuta americana, Sarah, bella e affascinante. Lei non parla più e si innamora di James, il professore che insegna a parlare ai sordi di una università.
Quali aspetti del carattere della protagonista ti hanno colpita?
La protagonista ha un carattere molto duro e crudele, irritante e ribelle, però ha la passione ed è intelligente.
Trovi in te delle somiglianze con gli atteggiamenti della protagonista?
Tra me e Sarah ci sono molte differenze perché ho la voce normale quindi so parlare bene e so usare anche il linguaggio gestuale: ho imparato a usare la voce alla scuola dei sordomuti.
Perché la protagonista non vuole servirsi del linguaggio verbale (non gestuale)? E tu cosa pensi in proposito?
La protagonista rifiuta di parlare con la voce e soffre molto perché ha avuto un trauma quando era piccola, i suoi amici l’hanno presa in giro per la sua voce
brutta e terribile, così usa solamente il linguaggio non verbale. Per me è molto importante parlare con la voce, ma penso che Sarah si vergogni perché la sua voce è brutta e molto camuffata; infatti non accetta di imparare.
Ti sembra che il regista sia sincero e veramente coinvolto dalla problematica dei sordi o che abbia solo voluto girare un film commerciale?
A me sembra che il regista abbia affrontato il mondo dei sordi in maniera vera e commovente. Sono contenta perché per la prima volta questo film è stato trasmesso con i sottotitoli. Infatti sono stati sottotitolati quasi esclusivamente i film in prima serata e sulle reti nazionali. Questo è molto importante per la comunicazione tra i sordi e gli udenti: non è possibile capire un film senza i sottotitoli perché manca il dialogo che è fondamentale nella vicenda. Spero che i film siano sempre più spesso sottotitolati per i non udenti.
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.59, 1997
Sommario
Editoriale
La loro vita nei film di M. Bertolini
Articoli
«Figli di un dio minore»
«L’ottavo giorno»
«Rain man»
«Il mio piede sinistro»
Catalogo ragionato di film dedicati al tema della disabilità
Il compleanno di Chiara
Premio «Paolo VI» a Jean Vanier
La nostra casa di M. Bartesaghi
Libri
Venite e vedete – Un ritiro con Jean Vanier
E dopo parliamo d’amore