Con questo racconto una mamma si rivolge alla figlia sotto forma di lettera. La figlia Francesca ha quattordici anni ed è affètta da metabolismo. grave e molto rara, della quale non si sa quasi niente e che l*ha porrata a vivere su una sedia a rotelle.
La mamma scrive di notte in ospedale, durante le lunghe veglie al suo capezzale Scrive per esprimere il suo amore per lei, e perche un giorno la figlia, leggendo, possa unire i propri ricordi e sensazioni alle sue parole e ritrovare il proprio passato: «Tì accorgerai che la vita non è una favola rosa e che, tuttavia, è degna di essere vissuta. Specialmente se c’è qualcuno che ci ama». Scrive per esprimere i propri sentimenti che traboccano e la ribellione, la speranza, la tenerezza.
Racconta di una speranza che da sempre rifiuta la rassegnazione, della lunga ricerca di Dio e di una fede ritrovata.
Tante mamme si riconosceranno nelle sue parole.
Mentre scrive non sa che quelle pagine diventeranno un libro. Scrive con grande naturalezza, tutto d’un fiato, con parole chiare e lucide, senza tralasciare nulla. Il marito troverà poi questa lunga lettera e manderà il manoscritto al concorso letterario per inediti «Madri e figlie» organizzato da Famiglia Cristiana nel 1995. Il libro sarà premiato.
Le parole del titolo «E dopo parliamo d’amore» rappresentano il cuore della storia stessa. Non potremmo commentarle meglio deirautrice: «Parlavano di amore e di sacrificio… Adesso sono stanca, stufa e arcistufa di sentirmi spiegare che cosa siano l’amore e il sacrificio… da chiunque non abbia vissuto sulla propria pelle né l’uno né l’altro. Sapete cosa vi dico? A voi, a voi che state lì nel vostro nido, a insegnare ai figli sani degli altri? Se volete parlare d’amore, dovete uscire e buttarvi nella mischia, allo sbaraglio. Avete mai assistito una piccola creatura malata per notti e notti senza tregua? Avete mai sentito una spina nel cuore a ogni gemito di un bambino che sta male? Provate, provateci! E solamente dopo potrete parlare d’amore.»
– Natalia Livi, 1997
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.59, 1997
Sommario
Editoriale
La loro vita nei film di M. Bertolini
Articoli
«Figli di un dio minore»
«L’ottavo giorno»
«Rain man»
«Il mio piede sinistro»
Catalogo ragionato di film dedicati al tema della disabilità
Il compleanno di Chiara
Premio «Paolo VI» a Jean Vanier
La nostra casa di M. Bartesaghi
Libri
Venite e vedete – Un ritiro con Jean Vanier
E dopo parliamo d’amore