Ringraziamo Sergio Sturlese e altri amici milanesi del movimento Fede e Luce che ci hanno mandato il resoconto della loro visita a Rivarolo Canavese (TO). Ci auguriamo che tanti altri amici e lettori si propongano di conoscere iniziative come questa e tutte le strutture che rispondono a bisogni così pressanti e che poi ci facciano conoscere i risultati delle loro scoperte. Avremo così la possibilità di comunicarle a tanti che potranno servirsene o trovarvi 1’ispirazione e Y impulso a farne nascere altre.
La comunità «La Torre» è suddivisa in tre piccoli gruppi. Ognuno di essi è composto da una decina di handicappati mentali di livello medio grave di un’età compresa fra i 18 e i 51 anni. La maggior parte è originaria della provincia di Torino.
Generalmente sono le USSL a segnalare i casi e sono i responsabili della comunità a decidere l’accettazione delle persone disabili in base alla loro possibilità di inserimento nella vita comunitaria.
In ogni gruppo lavorano quattro educatori, quattro assistenti e un obiettore di coscienza. La comunità è gestita dall’ANFFAS. Le rette sono a carico delle USSL che, in alcuni casi, chiedono un contributo alle famiglie sulla base del loro reddito.
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La parte più originale della documentazione che abbiamo ricevuto riguarda un progetto di residenza per genitori anziani insieme al loro figlio disabile (Progetto Complemento). Il progetto prevede la costruzione di trenta appartamenti per famiglie di questo tipo. Ciò che si acquisterebbe è il diritto di abitarvi. «Alla morte di entrambi i genitori (o nel caso di una loro impossibilità di accudire al disabile) il figlio verrebbe introdotto nella struttura della comunità alloggio. In tal modo si limiterebbero i traumi conseguenti al distacco dai genitori. La fondazione “Dopo di noi” si prenderebbe carico del disabile». «Il disabile durante il periodo di vita dei genitori potrebbe avvalersi della struttura e frequentare il relativo CTR disponibile all’interno della comunità».
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Il resoconto che abbiamo ricevuto ci ha fornito anche alcune informazioni sulle modalità materiali e amministrative del progetto. Non ci è qui possibile fornire altre precisazioni su questo argomento. Ma chi è interessato a questa proposta così nuova e originale può rivolgersi alla prof.ssa Rosina Zandano, Sezione ANFFAS Tigullio Ovest – Salita Banchi, 20 – 16035 Rapallo (Ge) – tei. 0185/*******.
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.45, 1995
Sommario
Editoriale
Per dire grazie di M. Bertolini
Speciale pellegrinaggio ad Assisi
Un pellegrinaggio di ringraziamento di L. Bertolini
Portare fraternità e gioia del Cardinal Martini
Dialogo con il Card. Martini
Tu ci liberi dal male di M.De Rino
Dalla tenebra alla luce - Veglia di preghiera di Redazione
Mi ama come sono di Jean Vanier
Io ad Assisi - Commenti a caldo
Articoli
«La mamma di Davide» - Un film per aiutarsi e aiutare di di
Comunità-alloggio La Torre
Rubriche
Recensioni
Carlo Gnocchi – Gli scritti (1934-1956), Angelo Bazzari
Francesco portatore di handicap sorride alla vita, Redentore Ordan
C’era una volta… Un pescolino rosso e Paperottino, Alessandro Savelli
Tra il cuore e la mente, Daniele La Barbera