Questa notte ho fatto un sogno,
ho sognato che ho camminato sulla sabbia
accompagnato dal Signore
e sullo schermo della notte erano proiettati
tutti i giorni della mia vita.
Ho guardato indietro e ho visto che
ad ogni giorno della mia vita proiettato nel film,
apparivano orme sulla sabbia:
una mia e una del Signore.
Così sono andato avanti, finché
tutti i miei giorni si sono esauriti.
Allora mi sono fermato guardando indietro
e ho notato che in certi posti
c’era solo un’orma…
Questi posti coincidevano son i giorni
più difficili della mia vita:
i giorni di maggior angustia,
di maggior paura e di maggior dolore…
Ho domandato allora:
«Signore, Tu avevi detto che saresti stato con me
in tutti i giorni della mia vita,
e io ho accettato di vivere con te;
ma perché mi hai lasciato solo
proprio nei momenti peggiori?»
E il Signore ha risposto:
«Figlio mio, io ti amo e ti dissi che sarei stato
con te durante tutto il viaggio,
che non ti avrei lasciato solo neppure per un attimo,
e non ti ho lasciato…
I giorni in cui tu hai visto solo un’orma sulla sabbia,
sono stati i giorni in cui ti ho portato in braccio.
– Anonimo brasiliano
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.45, 1994
Sommario
Editoriale
Perché ci hai abbandonato? di M. Bertolini
Dio così lontano e così vicino
Mi sentii tradita di una mamma
Ma Lui dov’era? di G. Cosmai
A scuola con Chicco in braccio della mamma di Chicco
La fede è un incontro di J. Lebreton
Altri articoli
L’armadio dei giocattoli di M.C. Chivot
Inaugurazione di Casa Loïc di A. Mazzarotto
La tenerezza di Dio Anonimo brasiliano
Convegno sulla catechesi nell’area dell’handicap
Rubriche
Dialogo aperto
Vita Fede e Luce
Proviamoci un'altra volta
Libri
Due libri sulla psicologia, P. Vitz e P.Raab
Competere col dolore, F. Guglielmotti
Il mio cielo è diverso, F. Emer
Val la pena di vivere, U. Peressini