Grazie per il dono
Al principio del luglio scorso sono passati per Roma, trattenendovisi per alcuni giorni, tre gruppi di rappresentanti di «Fede e Luce» in Russia, in India e a Hong Kong. Tornavano da Cracovia dove si era tenuto il convegno del Consiglio Internazionale. Durante la loro permanenza sono stati festosamente accolti dagli amici di Roma che li hanno ricevuti nelle loro famiglie oppure li hanno accompagnati a visitare i luoghi più significativi della città. Ecco come si è espressa, in una lettera a Mariangela, Maria Fatima Raj, mamma di una ragazza disabile e responsabile di «Fede e Luce» in India: «… Joseph ed io ti siamo estremamente grati per la bella organizzazione che hai pensato per noi. Abbiamo incontrato persone che ci hanno dato veramente tanto tempo e tanto affetto. Ci avete procurato la possibilità di portare tanto di Roma con noi al nostro ritorno a casa. Ricorderemo sempre questa visita e le persone che ce l’hanno resa possibile. Roma è talmente bella, e sono felice di esserci stata e di avervi incontrato. Per piacere, ringrazia per me tuo marito, Paolo Nardini che ci ha accolti all’aeroporto, Natalia Livi, Maria Agnese Boitani, Chiara Bertolini, Betta Mochi, le suore del convento.
Tutto questo mi ha fatto sentire di essere parte di una grande famiglia, quella di “Fede e Luce”. Penso che “Fede e Luce” sia proprio questo. La condivisione dell’affetto e dell’amicizia è semplicemente meravigliosa e mi ricorda l’amore dell’Agape. Ringrazio il buon Dio per la gente come te e come gli altri di “Fede e Luce” e specialmente per Jean Vanier e Marie-Helene perché hanno iniziato questo movimento straordinario… Grazie ancora per tutto ciò che hai fatto e grazie a “Fede e Luce” in Italia per il dono del nostro soggiorno».
Secondo il Cantico delle Creature
Tonino Valentino della Comunità Immacolata Concessione di Bari parla della sua esperienza religiosa nel campo estivo, che pare giusta preparazione per il pellegrinaggio nazionale del prossimo aprile ad Assisi.
Anche il campo 94 è trascorso con gioie e preoccupazioni. Si è rivelato come sempre un’esperienza unica ed insostituibile perché incontro di meditazione e preziosa occasione per cogliere e vivere momenti di grande «amore». Quell’amore fraterno che ben conosceva il poverello di Assisi al quale quest’anno è stato dedicato il campo con l’eco del suo sublime canto di lode al Signore per tutte le creature.
La settimana ha avuto momenti eterogenei, di preghiera, canti e giochi con grande gioia ed entusiasmo dei ragazzi, grazie anche all’aiuto e la disponibilità di padre Luigi Frattin al quale va il nostro sentito ringraziamento e la nostra profonda stima.
I momenti di riflessione sono stati caratterizzati dalla meditazione del cantico delle creature, cercando di capire giorno per giorno il messaggio profondo che S. Francesco trae da tutte le creature più semplici eppur così preziose.
Si è così lodato fratello sole, sorella luna e le stelle come espressioni di luce divina che ci arriva riflessa con la bellezza e lo splendore proprie del Creatore.
Il giorno successivo la lode è stata di frate Focu, simbolo di quel calore che sa bruciare con dolcezza infervorando i cuori, lo stesso che con il suo ardore ha spinto Francesco quando dinanzi al crocifisso di S. Damiano ha saputo farsi piccolo e servo come Maria.
E seguita, poi, la lode alla nostra madre terra per l’amore fecondo che esprime attraverso la bontà dei suoi frutti e la bellezza dei suoi fiori. L’ultimo giorno, molto intenso e ricco di significato è stato dedicato al ringraziamento e alla lode al Signore per tutti coloro i quali sanno perdonare, e alla liturgia penitenziale alla quale i ragazzi hanno partecipato con grande interesse.
Certo, oggi risulta un po’ difficile trasmettere il messaggio che ci offre l’esempio di S. Francesco nel suo intimo sentire la vita come dono in comunione con l’universo. Essendo oramai disabituati a tali sentimenti, impegnati come siamo a vivere in un mondo che isola le emozioni vere, non percepiamo più la presenza dell’altro se non quando ci può essere di profitto e di comodo.
Ma il Signore non si lascia vincere dall’egoismo del mondo, ha le sue strade e si serve sempre di uomini che si mettono in ascolto e lo seguono, certo, con la paura che accompagna ogni scelta coraggiosa, ma che viene sconfitta dal bisogno di comunicare l’amore che ci viene donato e che è luce per il nostro cammino. Al termine di ogni dì è così che arriva sera; con la gioia e la serenità di aver trascorso il giorno nella lode e nel ringraziamento, ma soprattutto di aver aperto il proprio cuore, la propria mente, le proprie azioni all’esperienza dell’amore.
Tonino Valentino – Comunità «Immacolata Concezione» Bari
Natalia Livi, è stata una delle storiche collaboratrici di Ombre e Luci. Ha contribuito alla rivista dal 1991 al 2004.
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.48, 1993
Sommario
Editoriale
A cena in famiglia di M. Bertolini
Articoli
Chiacchierata in famiglia da meditare
Non vergognatevi di essere felici di M.O. Réthoré
Avevo tanta paura di G. Argento
Non perdere di vista enza di
Cercavo di far cantare il mio cuore di E. Mounier
Ma noi siamo attori di M.C. Chivot
Cooperativa «Il Trattore» di N. Schulthes
Associazione «Il Cantiere» di N. Livi
Rubriche
Dialogo aperto
Vita Fede e Luce
Libri
A tu per tu con l'autismo , C. Milcent
«Mi riguarda», , AA.VV
Volontariato - Biblioteca della Solidarietà, A. Mastantuono