San Benedetto del Tronto – Le nostre casette
Quando abbiamo deciso di fare tesoro dei momenti più belli delle nostre «casette», abbiamo pensato che non poteva esserci occhio più attento e cuore più tenero di quello di uno dei nostri ragazzi. Così Videa è stata quella di lasciare che fossero loro, scattando delle fotografie, a scegliere cosa «colpire».
Simona ci ha fatto il regalo di queste foto, che vogliamo mostrare anche a voi.
Il commento di Simona
«Mi è piaciuto colpire con la macchina fotografica Don Gianni, perché ci vuole bene a tutti.
Inoltre ho fotografato Alessandra, mamma, Robertina.
Mi piace molto fotografare le persone perché tutte le persone mi vogliono bene e sono belle.
Io non ho mai fotografato prima, Me lo ha imparato Stefania, Mi hanno detto che sono stata bravissima.
Mamma ci ha una macchina fotografica nera però si deve riaggiustare.
Mamma vuole portare a riaggiustare la macchina fotografica e dopo quando sarà riaggiustata mio fratello mi insegnerà ad usarla.
Quando avrò la mia macchina fotografica fotograferò Emilio e Stefania perché mi stanno simpatici.»
Bari – Ricordi di un campeggio Fede e Luce
Pace, serenità, gioia ci accompagnavano sempre, in tutti i momenti delle sei giornate trascorse insieme; dal mattino mentre si pregava all’ombra dei grandi pini, fino alla sera quando, dopo cena, ci riunivamo per una breve condivisione.
Moltissimi i momenti belli, come quando Giuliana e Claudia hanno ballato, oppure quando i ragazzi sguazzavano nella piscina di una villa vicina.
Ero l’unico «papà»; ero alla prima esperienza di campeggio!
Al mattino ero io a dare la sveglia con la musica, e a sera ero l’ultimo ad andare a letto, dopo un breve giro di ricognizione. Tutto era silenzio e tranquillità, quindi potevo andare a letto anch’io…
Entravo nella camerata riservata ai maschi e subito notavo, al tenue chiarore della lueina notturna, il volto rubicondo di Gigi che mi aspettava con gli occhi sbarrati; mi sorrideva felice, si rigirava nel letto e si addormentava sereno.
Era il suo modo di augurarmi la «buona notte»;… era per me il segno tangibile che… il Signore era presente in mezzo a noi… sempre!
– Renato Immacolata Concezione – Bari
Ciao Myriam
Il Signore, nel suo amore infinito, l’ha voluta con sé, ma lei vi resta vicina e intercede per il vostro cammino di fede e di speranza
(dalla lettera del Card. Martini, alla famiglia di Myriam Cordeschi di Roma)
Un viaggio nel mondo delle persone sordo-cieche
V Conferenza modnicale Helen Keller
La V Conferenza Mondiale «Helen Keller» si terrà nelle Marche dal 25 al 30 settembre 1993, presso l’Hotel Santa Cristiana di Numana. Durante la Conferenza verranno approfonditi e discussi gli aspetti che possono caratterizzare la «qualità della vita» delle persone sordocieche, così come proposto dal Comitato Italiano delle Persone Sordocieche.
Le Conferenze precedenti si sono tenute a New York (1977), Hannover (1980), Bahrain (1983) e Stoccolma (1989).
Uno degli obiettivi della Conferenza è quello di favorire la massima partecipazione delle persone sordocieche, con particolare attenzione per quelle provenienti dai Paesi in via di sviluppo.
Infatti la maggior parte dei relatori previsti (provenienti da almeno 30 nazioni) saranno persone sordocieche. L’organizzazione e la preparazione concreta della Conferenza sono stati affidati alla Lega del Filo d’Oro.
Comunità S. Girolamo di Gubbio
Estate – sette giorni “diversi” di condivisane
Il CEAS (Centro di Educazione della Socialità) del Movimento di Capodarco propone, (da fine giugno a settembre) «Sette giorni di condivisione nell’Umbria più intensa» presso la Comunità di San Girolamo di Gubbio.
Siamo una Comunità d’accoglienza di ispirazione cristiana, nella quale persone di diversa matrice ideale, portatori di handicap o di altre forme di disagio e soggetti fisicamente sani, autogestiscono la propria vita e tutta una serie di iniziative di esistenza condivisa, di riabilitazione e di lavoro.
Come tutte le Comunità di Capdarco in Italia, anche la nostra è organizzata in gruppi abitativi, centri sociali per ragazzi gravi e cooperative di lavoro situate in diverse regioni.
Ci rivolgiamo a coloro che, seriamente motivati, intendono approfondire il tema della condivisione come precisa risposta all’emarginazione; pertanto, si richiede un intenso dialogo e scambio di esperienze con tutti i comunitari.
Durante la settimana di permanenza, risiedendo presso la Comunità San Girolamo (un bellissimo ex-convento trecentesco immerso nel verde, ad un chilometro dal centro storico) visitando i nostri gruppi-famiglia e le cooperative di lavoro, si avrà modo di vivere una vacanza certamente diversa, a contatto con i problemi e le contraddizioni di tante storie, tutte — o quasi — segnate dalla sofferenza e dall’emarginazione, ma anche da tanta voglia di vivere che niente ha potuto cancellare.
Non mancherà, naturalmente, l’occasione di visitare i luoghi francescani deH’Umbria, Assisi, Todi, ecc.
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.43, 1993
Sommario
Editoriale
Si fa sera di Mariangela Bertolini
Se la notte è agitata
Prima di andare a letto intervista a M.Réthoré
Se dorme male di D. Laplane
Di notte bagna... di P. Lemoine
Io grido verso te
Altri Articoli
Imparando a vivere bene con Jimmy di M.S. Tomaro
Viviamo da soli intervista a Romolo e Remo
Quando i genitori si rimboccano le maniche di Antonio e Milena
Ce l'abbiamo fatta di Milena
Rubriche
Dialogo aperto
Vita Fede e Luce
Proviamo un'altra volta
Libri
Cammino di preghiera, M. Quoist
Esploderà la vita, AA.VV.
La cinquataseiesima colonna, M.Gillini e M.Tonni
La forza del debole, E. Robertson