Noi cristiani avventisti in Fede e Luce

Molto spesso tendiamo ad essere pessimisti; pensiamo che la gioventù di oggi sia tutta da condannare! Per fortuna ci sbagliamo. Vi parlo per esperienza personale.
Sono la mamma di una ragazza di 45 anni, nata con una paresi spastica, operata di encefalo-meningocele seguita da idrocefalia. Il dolore è stato grande!
Mi sono rivolta al Signore: ho rimesso tutto nelle sue mani e, nonostante i miei demeriti, posso dire che mi ha molto aiutata.
Circa tredici anni fa, una mia cara amica mi parlò di una comunità chiamata Fede e Luce, dove i nostri figli potevano trovare dei giovani disponibili, pieni di amore, pronti a farli sentire felici.
Io faccio parte della Chiesa Cristiana Avventista e prima di condurre mia figlia a Fede e Luce, ci abbiamo pensato su: avevamo timore che, non appartenendo alla stessa chiesa, non sarebbe stata accolta con piacere. Mia figlia spesso piangeva perchè voleva stare in mezzo ai giovani, partecipare alla vita dei sani.
Una domenica mi sono decisa e insieme a mio marito l’abbiamo condotta a Fede e Luce. Non abbiamo più dimenticato quella domenica. Siamo stati accolti con amore e simpatia, mio marito fece subito presente che appartenevamo alla Chiesa Cristiana Avventista, ma ci fu risposto che loro erano disponibili per tutti: l’importante, per loro, era accogliere e aiutare i ragazzi. E stato veramente così. Siamo stati sempre trattati con il massimo rispetto e con amore.
Se non fosse stato per questi stupidi pregiudizi, mia figlia avrebbe goduto prima di questa grande gioia che prova quando si trova con loro. Ed anche noi siamo stati felici di far parte di questa famiglia; dico famiglia perché, sia amici che genitori condividiamo sia gioie che dolori. Ho perduto di recente mio marito e tanti mi sono stati vicini.
Ho molte prove, ma il Signore nella sua infinita bontà mi dà la forza di superarle.
Ho dovuto fare delle terapie molto dolorose a causa della salute. La comunità di Fede e Luce mi è stata vicina: sia i genitori che gli amici si sono interessati del mio stato di salute, si sono presi cura di mia figlia, insomma sono una testimonianza di amore e di fede.
Non finirò mai di ringraziarli e pregare il Signore che li benedica e faccia sì che tanti altri giovani seguano il loro esempio.

Ernesta Capria

Capodanno alle Haway

Per la prima volta, la comunità di Rho ha festeggiato il Capodanno assieme: qualche giorno al lago e poi la grande serata, secondo il tema scelto, appunto le Haway! Sono stati giorni molto belli dove abbiamo gustato lo stare insieme in ogni momento, facendo la spesa, preparando il «rancio», nelle gite e condividendo le stanze da letto «solo» un po’ affollate: dovendoci adattare e godere delle differenze dei caratteri e delle esigenze.
È strano come nasce e cresce il desiderio di condividere sempre di più; è strano come si comprenda sempre e nuovamente con maggior profondità che Fede e Luce non è altro che amicizia, fedeltà di rapporti; …le feste importanti, i momenti signficativi si sceglie di condividerli con chi più ci è caro.
Un’amica

Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.41, 1993

Sommario

10 anni di Ombre e Luci: Una grande famiglia

Più che una rivista, una grande famiglia di M. Bertolini
Eravamo soli e... siamo rinati di R. Czerwinski
Un mondo che cambia di G. De Vita
Proibito amarlo di Monica L.
Francesca e Sabrina
E ci aiutiamo a camminare di N. L.
Mio fratello nel suo guscio di Filippo R.

Laboratori

Storie di lavoro e di amicizia di M.T. Mazzarotto
Un laboratorio chiamato l'Alveare di M.T. Mazzarotto

Rubriche

Dialogo aperto
Vita Fede e Luce
Indice degli articoli di 40 numeri di Ombre e Luci

Libri

L’handicappato mentale adulto, V. Mariani
Il bambino magico, A. e F. Brauner

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Vita Fede e Luce n. 41 ultima modifica: 1993-03-18T10:44:48+00:00 da Redazione

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