LE INSONNIE devono essere considerate come patologiche quando sono accompagnate da fatica e sonnolenza durante la giornata. Altrimenti possono essere costituzionali, spesso sono familiari: i bisogni di sonno sono molto variabili secondo gli individui. La media di 7-8 ore per giorno non deve essere considerata come una norma.
Le perdite di sonno (tempo del sonno accorciato rispetto alla abitudine) possono essere dovute a malattie concomitanti, più spesso a stati d’ansia (nel caso di difficoltà a prender sonno) o di depressione (risvegli troppo precoci). È in questa linea che va cercata la causa delle insonnie patologiche la cui diagnosi è spesso difficile con le persone che hanno scarse possibilità di comunicare. Bisogna anche ricercare segni indiretti o capire certi comportamenti.
Le insonnie minori, le difficoltà a prender sonno, possono curarsi con misure igieniche semplici: esercizio fisico durante il giorno, vita equilibrata, rituali prima di dormire (tisana sedativa), soppressione di tensioni psicologiche. La prescrizione di tranquillanti o di sonniferi, non deve mai essere automatica.
L’IPERSONNIA – Prima di parlare di ipersonnia, bisogna essere sicuri che questa non sia provocata da assunzioni di medicinali o da insufficienza di sonno notturno. Ci sono poi molti adulti che conservano un ritmo di sonno di tipo infantile. Il bisogno di siesta non è in sè patologico. La siesta però deve essere breve, non più di mezzora per un adulto.
Nella maggior parte delle persone disabili che hanno orari di sonno variabili, l’accusa di ipersonnia è poco frequente. Se però si presenta in modo molto evidente, bisogna ricorrere ad esami e trattamenti specializzati.
IL RUSSARE E I TERRORI NOTTURNI – Se il russare è accompagnato da apnea (sospensione della respirazione per un minuto e più) può portare a disturbi fisici (soprattutto ipertensione arteriosa) e quindi necessita di consulto specialistico.
I terrori notturni sono frequenti nei bambini e spesso sono banali. Se sono frequenti e sempre dello stesso tipo, possono richiedere un consulto. Alcuni casi sono stati trattati come l’epilessia.
Quanto al sonnambulismo è spesso di origine familiare e di poca importanza.
Una notte senza sonno è stressante. Aspiriamo tutti a mettere a riposo corpo, anima e cervello.
– D. Laplane
(Ombres et Lumière n. 99)
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.43, 1993
Sommario
Editoriale
Si fa sera di Mariangela Bertolini
Se la notte è agitata
Prima di andare a letto intervista a M.Réthoré
Se dorme male di D. Laplane
Di notte bagna... di P. Lemoine
Io grido verso te
Altri Articoli
Imparando a vivere bene con Jimmy di M.S. Tomaro
Viviamo da soli intervista a Romolo e Remo
Quando i genitori si rimboccano le maniche di Antonio e Milena
Ce l'abbiamo fatta di Milena
Rubriche
Dialogo aperto
Vita Fede e Luce
Proviamo un'altra volta
Libri
Cammino di preghiera, M. Quoist
Esploderà la vita, AA.VV.
La cinquataseiesima colonna, M.Gillini e M.Tonni
La forza del debole, E. Robertson