La nostra Cooperativa La Solidarietà è nata 11 anni fa per volontà di alcuni invalidi e di genitori con figli portatori di handicap. Il primo impegno è stato la custodia del parcheggio auto presso l’Euromercato: le entrate ci permisero di contribuire alle spese dei disabili per l’acquisto di protesi, carrozzine, interventi chirurgici, libri scolastici, e promuovere diverse iniziative benefiche.
Con il passare degli anni si è sentita sempre più intensamente la necessità di realizzare qualcosa di più concreto, di riuscire ad inserire personalmente il disabile nel mondo del lavoro. Così il 6 Febbraio 1989 il laboratorio per disabili diventava realtà. Da allora è stato un susseguirsi di avvenimenti esaltanti che oggi fanno della Coop. Solidarietà una solida realtà sociale di cui la comunità di Carugate può essere ben fiera.
Attualmente in Cooperativa sono inseriti 10 giovani disabili, seguiti da 3 operatori a tempo pieno con 1 obiettore che svolge il servizio civile. La costante presenza dello psicologo è una sicura garanzia per il mantenimento degli equilibri necessari in strutture così delicate.
I lavori che si eseguono sono principalmente di assemblaggio, molto semplici e accessibili a tutti; da un anno abbiamo iniziato anche attività di mantenimento e custodia del verde pubblico; infine abbiamo sempre la gestione del parcheggio presso l’Euromercato che ci garantisce un discreto aiuto economico.
In Cooperativa si svolgono diverse attività a sostegno dei giovani inseriti, come musico-terapia, mantenimento scolastico, piscina, esperienze residenziali e montane, spettacoli ecc.
La forza che permette tutte queste attività è data dalla costante presenza di volontari convinti e consapevoli dell’importanza della loro opera. La Coop. Solidarietà senza volontari non potrebbe sussistere.
Perché è nata la Cooperativa?
Semplicissimo, perché siamo convinti che vicino a noi ci sono anche gli altri che hanno diritto di camminare con noi ma che fanno fatica perché la società moderna li ha emarginati, ecco allora lo scopo della Coop. La Solidarietà, aiutare questi giovani a conquistarsi con merito un posto in questa società da cui sono stati fino a oggi respinti o allontanati.
Il fracasso assordante della vita moderna, l’esigenza di stare al passo, il voler emergere a tutti i costi, non possono farci scorgere l’emarginato che vive al nostro fianco, anzi lo emarginano sempre di più. È necessario fermarsi, guardarsi intorno, stare in ascolto e osservare bene; allora sì che scopriremmo un mondo nuovo, più umano, dove nessuno può vivere da solo, scopriremmo che aiutando gli altri aiutiamo noi stessi, che è solo donando che si riceve. La Cooperativa non offre soldi né gloria, arricchisce dentro, ci fa scoprire i veri valori della vita. Difficilmente la solidarietà vince l’handicap, nel nostro caso contribuisce certamente a migliorarne le condizioni di vita. Vivendo accanto al debole si ottiene un duplice effetto, fa il debole meno debole e il forte meno forte.
Questa è la realtà della nostra favola pensata 11 anni fa: La Cooperativa La Solidarietà.
– Ambrogio, 1993 – Carugate
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.43, 1993
Sommario
Editoriale
Si fa sera di Mariangela Bertolini
Se la notte è agitata
Prima di andare a letto intervista a M.Réthoré
Se dorme male di D. Laplane
Di notte bagna... di P. Lemoine
Io grido verso te
Altri Articoli
Imparando a vivere bene con Jimmy di M.S. Tomaro
Viviamo da soli intervista a Romolo e Remo
Quando i genitori si rimboccano le maniche di Antonio e Milena
Ce l'abbiamo fatta di Milena
Rubriche
Dialogo aperto
Vita Fede e Luce
Proviamo un'altra volta
Libri
Cammino di preghiera, M. Quoist
Esploderà la vita, AA.VV.
La cinquataseiesima colonna, M.Gillini e M.Tonni
La forza del debole, E. Robertson