ANFFAS

Milano

PER: In totale 28 adulti con una certa autonomia. Le cinque comunità hanno diverso numero di utenti (4-6-2-12-4) secondo i locali, le circostanze, le capacità delle persone formate e stipendiate.
CON: Operatori ANFFAS a rotazione, in genere in numero uguale a quello degli ospiti, con qualche volontario in più. Un coordinatore-direttore segue gli operatori di tutte le 5 comunità.
DOVE

  • un appartamento di proprietà di uno degli handicappati;
  • un locale in affitto;
  • un locale in affitto a nome di un handicappato;
  • un locale all’ultimo piano del palazzo ANFFAS;
  • un altro locale ANFFAS.

COME: Tutti gli ospiti vanno fuori durante il giorno: lavoro, lavoro protetto, centro, scuola.
GESTIONE: ANFFAS Milano. Esiste una convenzione tra il Comune di Milano e l’ANFFAS. Il Sig. Xavier, operatore ANFFAS, è responsabile di tutte le cinque comunità.


Casa

Comunità S. Egidio – Roma

Comunità alloggio, Casa Famiglia - Ombre e Luci n. 36, 1991

PER: 6 adulti (4 uomini e 2 donne) con una discreta autonomia; quattro di loro sono fissi, uno è in via di diventarlo, uno è accolto per un periodo limitato.
CON: Al mattino una persona fissa, responsabile della casa, stipendiata, membro della Comunità di S. Egidio.
Alla notte: un uomo, stipendiato, assicura la sorveglianza ed è responsabile della toilette mattino e sera.
Pomeriggio: una ventina di volontari della Comunità di S. Egidio assicurano la loro presenza/assistenza, a turni fissi di uno o due per volta.
DOVE: Un appartamento di proprietà di uno degli ospiti, situato al centro della città, di cinque stanze e cucina.
COME: Vita di tipo familiare: tre ospiti frequentano scuole e centri; gli altri rimangono a casa e si adoperano, come possono, all’andamento della stessa. Nel pomeriggio tutti hanno attività esterne con l’accompagnamento dei volontari.
GESTIONE: La direttrice responsabile organizza la vita, gestisce i fondi in accordo con membri della Comunità di S. Egidio (riunioni settimanali).
Le entrate provengono da: le pensioni o gli assegni degli ospiti, il corrispettivo di tre assistenze domiciliari a tempo pieno tramite ‘la Coop. Pulcinella (S. Egidio) concesso dal Comune di Roma.


Il carro

Comunità neonata Fiumicino (Roma)

Comunità alloggio, Casa Famiglia - Ombre e Luci n. 36, 1991

PER: 3 adulti (due donne, un uomo) con handicap mentale più 1 posto di accoglienza temporanea.
CON: 3 assistenti a tempo pieno che vivono lì, più volontari di passaggio. La competenza richiesta è la scelta di vita, ma per particolari problemi ci si avvale di personale qualificato.
DOVE: In un casale di 7 stanze, in campagna vicino alla città. È dato in comodato, con un terreno agricolo intorno.
COME: Il tipo di vita è comunitario e cristiano. Due handicappati frequentano un centro diurno. Gli altri hanno attività nella comunità e all’esterno. Tutti rientrano in famiglia durante il week-end e per le vacanze.
GESTIONE: È una cooperativa di solidarietà sociale, con un consiglio di amministrazione. La comunità è ispirata dalla esperienza vissuta a Fede e Luce. Non ha alcuna convenzione né contributo da parte di enti locali. Gli ospiti partecipano alle spese della Comunità con parte delle loro pensioni. La Comunità vive anche di doni.La parrocchia romana di S. Silvia alla quale sono legati, sostiene in vari modi la vita della Comunità.


Podere Sauro-Perolla

Una casa per vivere – Massa Marittima (GR)

Comunità alloggio, Casa Famiglia - Ombre e Luci n. 36, 1991

Vi sono creazioni uniche che non si potranno certamente riprodurre, ma che ciò malgrado sono valide, commoventi e preziose per chi vi ha trovato rifugio. Possono insegnarci molte cose.
Tre sacerdoti dell’età media di settantaquattro anni e una ventina di uomini, handicappati e in maggior parte senza famiglia, vivono sotto lo stesso tetto in una vallata bella a vasta della Toscana. Insieme coltivano la terra, allevano animali, vendemmiano e fanno il vino. D’inverno tagliano la legna e d’estate vanno in vacanza. È una vita un po’ austera, ma autentica. Qui il ritmo quotidiano è scandito dalle necessità delle piante e degli animali. Ognuno ha un compito proporzionato alle sue capacità e ognuno è orgoglioso del suo lavoro: Alberto della stalla e delle trenta mucche di cui è responsabile, padre Mario del suo giardino, Giulio del trattore che guida personalmente e Pietro della cantina che ci fa visitare e dove assaggiamo un vino eccellente. A mezzogiorno questa strana famiglia si riunisce per un pasto semplice, ma buono e abbondante. Una donna del paese vicino viene a cucinare ed è aiutata da uno dei ragazzi. Altre due si occupano della biancheria. Nel gruppo vi sono anche due obiettori di coscienza e un contadino del vicinato che viene ogni tanto a dare una mano. Al momento della vendemmia la casa ospita inoltre numerosi amici che tornano ogni anno a portare il loro aiuto. Non c’è alcun ufficio, non ci sono carte, ma ci sono molti sforzi, lavoro, grandi sorrisi, una tavola accogliente, e il vino di casa, quella loro casa di cui sono tutti fieri.
Una vita degna, utile, protetta, non solitaria, serena, sana, rispettosa dell’autonomia di ciascuno.
La gestione amministrativa è assicurata dall’istituto «Don Orione» di Genova.


La Barchessa

3 Comunità Frati Minori Conventuali Novenjta (PD)

Comunità alloggio, Casa Famiglia - Ombre e Luci n. 36, 1991
PER: 5 utenti per comunità con handicap mentale medio, grave, gravissimo.
CON: 4 assistenti per comunità, a turno, dei quali 1/2 restano la notte e amici volontari che vengono spesso ma non regolarmente. Gli assistenti sono operatori di comunità (diploma media superiore e formazione alla Barchessa).
DOVE: Una bella casa colonica completamente ristrutturata e divisa in tre appartamenti, con parco intorno, secondo gli standard.
COME: Durante la giornata tutti gli ospiti frequentano un CEOD (Centro Educativo Occupazionale Diurno) del territorio.
In comunità, vita familiare: le attività poggiano su un «atteggiamento terapeutico relazionale ».
GESTIONE: È in mano a personale scelto dai Frati Minori Conventuali del Villaggio S. Antonio della Provincia Padovana.
Le entrate provengono da convenzioni stipulate con la USL e i comuni di provenienza degli utenti. Gli utenti possono essere proposti dagli enti pubblici ma il villaggio si riserva la decisione di accettarli dopo uno «screening».


Casa-famiglia Zoran

La nostra famiglia-Oderzo (TV)

Comunità alloggio, Casa Famiglia - Ombre e Luci n. 36, 1991

PER: Massimo 12 ragazze/i con varie difficoltà. Presenza prolungata o temporanea.
CON: Una coppia, Maria Teresa e Alberto Cappellotto, coadiuvati da personale stipendiato e volontario.
DOVE: Una bellissima casa, costruita apposta con i proventi di una donazione alla «Nostra Famiglia». Per realizzare tale progetto il terreno è stato acquisito con il patrocinio di 11 Comuni.
COME
Tutti vanno a scuola o in un centro durante la giornata. In casa si vive come in una grande famiglia: compiti, giochi, pranzi, ecc. Ci si ispira ai valori del Vangelo.
GESTIONE: Tecnico-amministrativa: «La Nostra Famiglia» di Conegliano (TV).
«È famiglia…. perché è condivisione di ogni momento della vita, di rapporti familiari preesistenti, delle difficoltà di convivere con il proprio handicap, e perché è dialogo tra tutti i membri della casa».


3 focolari del Chicco

ARCA Ciampino (Roma)

Comunità alloggio, Casa Famiglia - Ombre e Luci n. 36, 1991

PER
10 handicappati: 3 adulti, 7 bambini o adolescenti.
Un focolare per gli adulti, due per gli altri, composti, secondo criteri di partecipazione alla vita comunitaria.
CON
Un personale fisso di circa 10 persone (assistenti).
Vivono nei focolari 24 ore su 24, con qualche ora, week-end o settimana di riposo.
La competenza richiesta è la scelta di vita, una vita comunitaria. La responsabile ha un diploma di educatrice.
Per i laboratori ci sono 9 persone con competenze diverse.
DOVE
In 3 case di tipo familiare, 3 laboratori, una sala comunitaria. C’è un grande spazio verde.
COME
La vita è comunitaria e cristiana. Durante la giornata alcuni bambini vanno in una scuola esterna (speciale), altri, frequentano un laboratorio di risveglio. Gli adulti frequentano i laboratori della comunità.
GESTIONE
«Il Chicco» è una associazione riconosciuta — e fa parte dell’ARCA. C’è un consiglio di amministrazione. Il personale riceve i rimborsi spese. Non c’è convenzione. Per alcuni handicappati ci sono sussidi di mantenimento rilasciati dalla provincia o dal Comune di Ciampino. Altri mettono a disposizione della comunità il loro assegno di accompagnamento. «Il Chicco» riceve anche molti doni.

a cura di Nicole Schulthes (1991)

Nicole Marie Therese Tirard Schultes
Ha studiato Ergoterapia in Francia e negli Stati Uniti, co-fondando nel 1961 l'Association Nationale Francaise des Ergotherapeutes, (ANFE).
Trasferitasi a Roma, incontra Mariangela Bertolini e insieme avviano nel 1971, su invito di Marie-Hélène Mathieu, le attività di Fede e Luce e partecipano all'organizzazione del pellegrinaggio dell'Anno Santo del 1975. Dal 1983 al 2004 cura con Mariangela la rivista Ombre e Luci. Per anni ha organizzato il campo estivo per bambini e famiglie sul campus della scuola Mary Mount a Roma.

Esempi di comunità-alloggio: 5 comunità ultima modifica: 1991-12-28T09:27:52+00:00 da Redazione

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