Effatà, apriti.
Carlo Maria martini – Ed. Centro Ambrosiano Milano. Pag. 108 – L. 6.000
Per la riflessione e per un’analisi della nostra vita nel mondo contemporaneo consigliamo vivamente la lettura di una recente Lettera pastorale del Card. Carlo Maria Martini dedicata al programma sul tema «comunicare».
Il titolo «Effatà, apriti» ripete le parole di Gesù al momento della guarigione del sordomuto. «In quest’uomo, che non sa comunicaro e viene rilanciato da Gesù nel vortice gioioso di una comunicazione autentica, noi possiamo leggere la parabola del nostro faticoso comunicare interpersonale, ecclesiale, sociale». «Di conseguenza l’autore divide la lettera in tre parti: vedere la situazione come si presenta dentro di noi, nelle nostre famiglie, nella società, nella Chiesa, nella comunicazione di massa; ascoltare e contemplare, lasciarsi toccare e risanare da Gesù; agire e riaprire i canali della comunicazione a tutti i livelli.
E sottolinea: «Tutto ciò che ha attinenza alla coscienza, alla responsabilità, alla giustizia, alla pace, alla salvaguardia dell’ambiente, fa parte di un linguaggio a tutti accessibile, che ha le sue radici nell’opera creatrice e redentrice del Signore. Il modo di comportarsi e di interagire nella vita quotidiana, nei rapporti interpersonali, negli affari e nella politica, in quei mille contatti quotidiani che si vivono in famiglia, nei luoghi di lavoro e nel tempo libero, dovunque siano in questione anche modeste e semplici scelte morali (come quella di dare una risposta gentile o un’informazione corretta) può irradiare tali valori a misura dell’intensità con cui sono vissuti, o negarli, o aggredirli».
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.35, 1991
Sommario
Editoriale
Il dopo di noi di M. Bertolini
Articoli
Domande e risposte sul domani dei nostri figli
Possiamo fare qualcosa noi genitori?
5 Esempi di comunità-alloggio a cura di N. Shulthes
"Ancora": l'avvio di una casa-famiglia di Sergio Sciascia
Rubriche
Libri
Una vita possibile di AA.VV.
Effatà, apriti di C. M. Martini
La comunità, luogo del perdono e della festa di J. Vanier