Fede e Luce festeggia quest’anno il decimo anniversario in Libano. Una «crescita straordinaria»: quarantacinque comunità raggruppate oggi in sette regioni su un territorio di meno di 1500 Km 2 .
Eppure la situazione è quasi sempre durissima.
I bombardamenti e i combattimenti hanno impedito molto gli incontri di comunità. Molte famiglie sono state provate con la perdita di persone care o con la distruzione delle loro case.
Inoltre, una grave penuria d’acqua e di elettricità pesa sul paese, obbligando gli abitanti di certi quartieri a fornirsi da pozzi di fortuna. Le code per l’acqua tuttavia sono occasione per alcuni membri di comunità di incontrarsi fra un bombardamento e l’altro.
La guerra non ha impedito alle comunità di continuare a vivere intensamente il «quarto tempo», il tempo dell’amicizia nel quotidiano e di organizzare ventinove campi di vacanze l’estate scorsa malgrado tutti i rischi.
In questa situazione, Fede e Luce rappresenta un’immensa speranza per i genitori, le persone handicappate e per tanti giovani che vi si impegnano.
Se Nohra e Rachel, genitori di Sabina (profondamente handicappata) non sono emigrati in Canada, è in gran parte per la loro missione a FL che ha cambiato la loro vita. Nora è coordinatrice regionale.
Sami, i cui genitori sono morti e che negli anni passati vedevo spesso nelle strade d’Achrafié (quartiere di Beirut est), con la testa bassa, sotto gli obici e il fischio delle bombe, quando tutti erano al sicuro nei rifugi, mi diceva un giorno: «Roland, prima volevo morire durante un bombardamento. Ma adesso, con Fede e Luce, tutto è cambiato per me…».
Otto giorni fa, a Beirut, nella segreteria di Fede e Luce Medio Oriente, ricevevo una telefonata da «Jezzine», zona cristiana del Sud assediata, isolata dal resto del Libano cristiano. Era Mona, una giovane amica che con gioia mi annunciava la nascita di una nuova comunità a Jezzine.
All’inizio di Aprile, vengo a sapere un giorno che Michele, coordinatore di una regione di Beirut, ha intenzione di attraversare la «nuova» linea di frontiera all’interno di Beirut cristiana (che è ogni giorno bersaglio dei franchi-tiratori) per animare l’elezione di un nuovo coordinatore. Lì per lì mi son detto: «Michel è pazzo: tutti questi rischi per un’elezione!».
Ma allo stesso tempo non potevo impedirmi di pensare che grazie a Michel, Sani, Nohra, Rachel, Mona, a Fede e Luce, e tanti altri cristiani che hanno fede in Gesù tutto amore e tutto potenza, il Libano continuerà contro ogni logica.
– Roland Tamraz, 1990
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.31, 1990
Sommario
Che cosa è Fede e Luce di M. Bertolini
La vocazione di Fede e Luce di J. Vanier
Cammino d'amore di Redazione
L’amicizia a Fede e Luce di A. Petri
Incontro di una comunità di Fede e Luce di C. Chatain
Il 4° momento: tra un incontro e l’altro di F.S.B.
Èquipe di coordinamento: come funziona di Redazione
I giorni del campo di Redazione
Fede e Luce giorno e notte di N. B.
Viaggio insieme per crescere tutti di M. Bertolini
Un nuovo modo di vedere la vita di F. Gammarelli
Vita e amore si erano spenti di R. Ozzimo
Sono anche figli di tutti di M.T.M.
Scendi ancora un po’ di L Sankalé
Incontro internazionale: Edimburgo 1-9 agosto 1990 di L. Bertolini
Fuori dalle catacombe – Fede e Luce in Europa Orientale di M. Przeciszewski
Per altri valori – Fede e Luce in Svizzera di Y. Bonvin
Nel Libano in guerra, Fede e Luce per sperare di R. Tamraz
Mirella, Pablo, Silvia, Claudia, Patrizia di Redazione
Una grande famiglia del mondo di Redazione
La persona fragile via verso l’unità di J. Vanier
Domande e risposte su Fede e Luce di Redazione