Il luogo
- Uno spazio ampio, per es. un campo di calcio.
- Un po’ d’ombra intorno (può essere indispensabile nella buona stagione).
- Recintato o comunque limitato, per concentrare l’attenzione di tutti sui giochi.
Le persone
Organizzatori
Cosa:
- Hanno preparato tutto per tempo e con cura
- Presentano i giochi e sono giudici di gara.
Quanti: Almeno uno per ogni squadra (vedi dopo).
Come:
- Sono chiaramente individuabili: grande cappello, o maglia uguale per tutti (magari col nome), o fascia colorata al braccio…
- Hanno un sistema di amplificazione capace di portare la voce a tutti (microfono, altoparlante…).
Squadre
Quanti: Non più di 40 per squadra.
Come:
- Cartellini colorati col nome o fazzoletti colorati da consegnare a ognuno all’inizio dei giochi: ci si divide per colore.
- Per equilibrare le squadre, fare tre mucchi di cartellini o fazzoletti di tanti colori quante sono le squadre da formare: da uno pescano i ragazzi, da uno gli amici, da uno i genitori (senza esser troppo fiscali!).
Dove:
- Ogni squadra ha una «base» indicata chiaramente: un palloncino, un cartellone, una bandiera, del colore della squadra.
Per il «tifo», può essere utile che ogni squadra scelga un nome-simbolo corrispondente al colore. Es.: Rosso, cocomeri; giallo, girasoli… In questo caso tutta la squadra decide e prepara un cartellone-stendardo con il suo simbolo che, con gli altri, partecipa a una eventuale sfilata iniziale, a mo’ di Olimpiadi.
I giochi
Come:
- Molto semplici (giochi che paiono «stupidi» in pochi, hanno grande effetto in gruppi numerosi).
- Con poche regole chiare.
- Spiegati a tutti con altoparlante.
- Rispiegati da un organizzatore a ogni squadra perché siano chiari a tutti.
Quando:
- Dopo che ogni squadra è alla sua «base» e ha scelto nome e inno.
- Dopo la parata (se si fa).
Quanti: Secondo il tempo a disposizione. In genere, tra spiegazione e svolgimento ci vuole una mezzora ogni gioco.
Quali:
- Ispirarsi sui numerosi libri di giochi in commercio (LDC, libri Scout, Paoline…).
- Provarli prima (un gioco apparentemente semplice, all’attuazione può rivelarsi impossibile).
- Non troppo competitivi.
- Vedi esperienza descritta qui: Vita Fede e Luce n.26.
- Sceglierli secondo le necessità dei giocatori (carrozzelle, anziani, bambini, possibilità di bagnarsi) e del luogo (spazio per muoversi, «boschetto» per piccole cacce al tesoro di fiori, foglie, sassi, ecc.).
Dopo
Premi
Quanti: Uno per ogni squadra. Per esempio: la squadra più simpatica, la più sfortunata, la più bagnata, la più veloce, ecc.
Come:
- Consegnati con una cerimonia (per molti è importante essere almeno un momento al centro di tutto).
Cosa? - Qualcosa di simbolico (nastro tricolore, medaglia di cartone, corona…) e qualcosa divisibile tra tutti (torta, caramelle…).
Sistemare
Chi: Gli organizzatori stessi o un gruppo di «disponibili» (avvertire per tempo gli interessati).
Cosa:
- Tutta l’area che è stata usata.
- Raccogliendo tutti i «resti» dei giochi e rimettendo a posto cose eventualmente spostate.
Come: In sacchi di plastica della N.U. (si trovano in commercio o possono essere chiesti direttamente alla N.U.).
Perché?: perché è giusto! La prossima volta chi ci ha ospitato sarà disposto a ospitarci ancora!
– Barbara, 1989
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.26, 1989
Sommario
Editoriale
Da dove cominciare? di Mariangela Bertolini
Articoli
Ho visto «Rain man» di Antonio Mazzarotto
Conoscere l’handicap: AUTISMO di Redazione
Aiutarlo a diventare «un uomo» di M.N.P.
Non è sempre facile essere sorella di Maria Cristina
Un luogo per vivere e imparare a vivere di N. Schulthes
E come «parlano» senza parole! di Sergio Sciascia
Come comportarsi con le persone cieche
Come organizzare i "Giochi Olimpici" in casa di Barbara
Rubriche
Dialogo aperto
Vita di Fede e Luce
Libri
«Sarà una bellissima festa» di A. Cattaneo
Un lungo cammino di E. Zoffoli
Amici nonostante la guerra di M. Labaky
Altri consigli di lettura di Redazione