Carissimi genitori, carissimi amici,
con questo numero, IV dell’88, vorrei innanzitutto inviare ad ognuno di voi, dei vostri figli, un augurio tutto speciale a nome della redazione di Ombre e Luci per il Natale, festa della famiglia.
È tradizione, ormai, dedicare il numero che esce a dicembre, alla vita di famiglia, perché sappiamo come, in questa festa, si può sentire più forte la sofferenza, di qualsiasi genere e profondità essa sia.
In questi giorni ho avvicinato diverse mamme di bambini portatori di handicap; mamme profondamente provate non solo dall’handicap del figlio, ma anche e soprattutto dall’abbandono, vuoi del marito, vuoi dei parenti, degli amici; dal rifiuto da parte della scuola, che in teoria ha aperto loro le porte; dalla solitudine che opprime e che si trasforma in rivolta e aggressività verso tutti; dall’impossibilità di piangere e gridare, perché il bambino è lì, accanto a loro, che aspetta solo amore e sorriso, gioia e serenità, dedizione e sacrificio, senza tregua, senza compromesso…
Le due lettere che aprono queste pagine, vi dicono solo in parte il peso di così grande prova.
Abbiamo cercato, con gli articoli e le testimonianze, di ridare forza, fiducia, speranza: chi scrive ha cercato di raccontare come sia possibile, come sia importante trovare la strada per avanzare, costi quel che costi, per la qualità della loro vita; facendosi aiutare, chiedendo sostegno e amicizia, circondando di cure e attenzioni il primo sviluppo; affidandosi, per certi compiti di educazione e di riabilitazione a chi ha più disponibilità di forze e di competenza.
Non è così facile, lo sappiamo bene…
Per questo, chiediamo ancora una volta a tutti i nostri lettori di farsi portavoce, di saper bussare a certe porte, di «inventare» solidarietà e competenza, o anche qualche piccolo servizio, per chi da solo non può farcela.
Lo ripetiamo, per chi ci legge per la prima volta: Ombre e Luci non è una rivista solo da leggere; è soprattutto un legame fra i membri di una grande famiglia che vuole, anche quest’anno festeggiare insieme la Luce che è venuta al mondo per rischiararci dalle tenebre, le più fitte e le più oscure.
– Mariangela Bertolini, 1988
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.24, 1988
Sommario
Editoriale
Non solo da leggere di Mariangela Bertolini
Articoli
Paolo e Chiara di Irma Fornari
Dalla scuola con amore di M.T. Mazzarotto
Se ha buone abitudini sarà più accettato
«Casa del Sole», casa della serenità di N. Schulthes e S. Sciascia
Come comportarvi quando incontrate una persona portatrice di handicap
Rubriche
Dialogo aperto
Vita di Fede e Luce - Un cammino insieme di L. Brambilla
Vita di Fede e Luce - Perché è cambiata la mia vita di F. Guglielmi