Cammina con le stampelle… cammina con più o meno difficoltà…
Per aiutarlo:
- mettetevi alla sua andatura;
- fate attenzione perché non riceva spinte;
- non allontanate da lui le stampelle;
- non fategli fretta.
È in sedia a rotelle
Può avere una paralisi ai quattro arti (tetraparesi) e dipende quindi da una persona; può avere una paralisi alle gambe (paraplegico).
Per aiutarlo:
- fatevi spiegare da lui quello che potete fare;
- attenzione alle manovre sbagliate che possano proiettarlo fuori dalla carrozzella;
- attenzione agli scalini, ai marciapiedi, ecc.;
- non sollevate mai la carrozzella prendendola dai braccioli;
- quando gli parlate, se è possibile, sedetevi;
- non date la mano per primo.
Non vede
Ha un bastone bianco. Può essere non del tutto cieco. La sua capacità visiva va da 0 a 1/10
Per aiutarlo:
- offrite aiuto se manifesta esitazione o se voi vedete un ostacolo;
- dite il vostro nome senza aspettare;
- lasciategli usare il bastone perché «senta» gli ostacoli;
- offritegli il braccio, non prendete mai il suo;
- non infastiditevi se rifiuta l’aiuto.
Ha una paralisi cerebrale (spastico).
Cammina male… o per niente. Parla male… o per niente. I suoi gesti sono bizzarri, incontrollati. Può fare smorfie involontarie, ma è molto sensibile. È cosciente della sua infermità.
Per aiutarlo:
- non fategli fretta;
- accordatevi al suo ritmo;
- se non capite quello che dice, non esitate a farlo ripetere: lui capisce;
- non lasciatevi impressionare dal suo aspetto. Siate naturali. Sorridete. È una persona come voi.
Se è mentalmente ritardato
Ha un’intelligenza limitata, può avere qualche segno nel volto (mongoloide), può avere gesti un po’ goffi. Il suo handicap non è quasi mai ereditario, è piuttosto conseguenza di una malattia o di un incidente.
Per aiutarlo:
- non abbiate paura di lui, non prendetelo in giro, rispettatelo;
- non parlate del suo handicap davanti a lui: capisce più di quello che voi credete;
- siate pazienti con lui: reagisce a tutto con lentezza;
- create dei legami con lui o con quelli che lo circondano;
- siate naturali… sorridete. È una persona come voi.
È sordo
È totalmente sordo o sente poco. Può essere muto o molto difficile da capire…
Per aiutarlo:
- mettetevi sempre davanti al suo viso e abbiate cura di essere in luce;
- parlate lentamente, distintamente, con parole semplici, facili da leggere sulle vostre labbra;
- se siete in difficoltà a farvi capire, scrivete.
Una famiglia su quattro è colpita da handicap! Non incontrate gli handicappati. Perché?
- Perché non possono prendere i mezzi pubblici;
- perché le case, gli edifici, i luoghi pubblici, scolastici, sono inaccessibili, non sono costruiti in funzione dell’handicap;
- perché non ha potuto integrarsi nella vita sociale;
- perché viene tenuto in casa….
Traduzione di un pieghevole realizzato dalla Commissione «Handicappati» del Movimento Giovani Donne – 8, Villa du Parc Montsouris, 75014, Paris
Rivolgetevi ad una Associazione, chiedete consiglio a Ombre e Luci che vi aiuterà a conoscerli, ad amarli, a rispettarli, a mettere un po’ del vostro tempo a loro disposizione.
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.24, 1988
Sommario
Editoriale
Non solo da leggere di Mariangela Bertolini
Articoli
Paolo e Chiara di Irma Fornari
Dalla scuola con amore di M.T. Mazzarotto
Se ha buone abitudini sarà più accettato
«Casa del Sole», casa della serenità di N. Schulthes e S. Sciascia
Come comportarvi quando incontrate una persona portatrice di handicap
Rubriche
Dialogo aperto
Vita di Fede e Luce - Un cammino insieme di L. Brambilla
Vita di Fede e Luce - Perché è cambiata la mia vita di F. Guglielmi