In quest’opera Jean Vanier pone il problema dell’amore e della sessualità ad un livello molto profondo. Qual’è il senso della vita della persona handicappata? A quale fecondità può essere chiamata? Come accompagnarla e sostenerla, sia nel celibato che nel matrimonio? L’autore non offre facili soluzioni, ma sottolinea l’importanza di una vera educazione, che spesso passa per la sofferenza, per giungere ad una liberazione, una pace, un’unità interiore. L’autore ha una grande esperienza poiché da vent’anni vive quotidianamente con adulti handicappati mentali ed è all’origine di 67 comunità dell’Arche nel mondo. Il suo linguaggio è quello di un cristiano; non c’è per lui rottura tra il Vangelo e l’espressione dell’essere umano quando grida le sue richieste.
I lettori presentiranno il contenuto e lo spirito del libro leggendo i titoli dei capitoli che presentiamo qui sotto:
II cuore ferito
Educazione ed esigenza
La relazione dell’uomo e della donna
Un luogo per il cuore
La comunità, luogo dell’integrazione della sessualità
Il celibato vissuto in comunità
L’unità nel matrimonio
La fecondità e l’accoglienza della morte
La celebrazione dell’unità
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.10, 1985
Sommario
Editoriale
Vi ricordiamo perché di Mariangela Bertolini
Dossier Epilessia
Una malattia che imprime un marchio di Giuseppe Cultrera
Epilessia: una malattia neurologica ancora sconosciuta di Giulio Sideri
Epilessia: indicazioni di primo intervento
Epilessia in famiglia e a scuola di una mamma e Anna Manfredi
Altri articoli
Vacanze: problema e risposta
Comunità e cooperativa "Il Girasole" di Sergio Sciascia
Rubriche
Dialogo aperto n.10
Vita Fede e Luce n. 10 - Ricordo di don Dario
Libri
Amo la vita malgrado tutto di Georges Hourdin
Uomo e donna li fece - Per una vita d'amore autentico di Jean Vanier
Per liberarci dai tabù dell'epilessia - Plus de gym pour Danny di Helen Young