Jean Vanier ci fa camminare un passo alla volta verso i problemi specifici delle persone handicappate mentali, problemi che conosce bene data la sua esperienza di educatore e di vita in comune con loro all’Arche da ormai vent’anni.
In questo libro, lo precisa bene l’autore stesso, egli non intende dare delle soluzioni generali e «ricette» definitive.
Gli orientamenti e le attenzioni che propone beneficiano precisamente delle considerazioni fondamentali e dell’apertura offerta nell’insieme del libro. Per questo è molto importante seguire dall’inizio alla fine e non precipitarsi subito alle pagine dedicate alle persone handicappate, soprattutto non limitarsi a questa lettura.
Vanier si guarda bene dal presentare un quadro idillico evitando le vere difficoltà. Al contrario, raccomanda un sano realismo. Ma, giustamente, questo realismo implica anche, per un cristiano, di considerare la luce evangelica e di ricordare l’esistenza della grazia divina. È dunque solo ponendo questo problema nella pienezza delle sue dimensioni umane e soprannaturali che colui che è veramente cristiano e nello stesso tempo pienamente uomo, potrà proporre elementi di soluzione soddisfacenti. Solo a queste condizioni le persone handicappate saranno, come le altre, suscettibili di accedere, qualunque sia il loro stato e la loro situazione, a «una vita autentica d’amore». La loro felicità ha questo prezzo.
Chi condivide tale ideale, ha il dovere di dialogare con coloro che non ne hanno il beneficio. Ma il dialogo esige che ognuno resti se stesso sforzandosi di capire l’altro.
Per di più, di quel che dice Jean Vanier ogni uomo e ogni donna potrebbero sinceramente sottoscrivere più di una messa in guardia e più di una raccomandazione?
Questo libro dunque deve essere usato come uno strumento di lavoro e come una base di riflessione — perfino di contemplazione — e di azione.
È del resto, per quanto ci consta, il primo libro che tratti l’insieme di questo problema in questa prospettiva e a questo livello.
H.B., 1984
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.7, 1984
SOMMARIO
Editoriale
Una verità difficile a dirsi di Mariangela Bertolini
Scuola
Un uovo, due uova di M. Grazia Granbassi
Classe "azzurro" di Madeleine Toussaint
Articoli
Quel lupo dentro noi di Jean Vanier
Il volontariato di Nicole Schulthes
Il nostro cucciolo di due metri di Betti Collino
Casa Jada di Sergio Sciascia
Rubriche
Dialogo aperto n. 7
Vita Fede e Luce n. 7 - Il convegno internazionale
Libri
Li fece uomo e donna, Jean Vanier