Molti sanno come e quanto l’autore di questo libro ha fatto e fa nei confronti delle persone handicappate mentali.
Ma non tutti sanno quanto proprio le persone handicappate, con la loro debolezza e fragilità, con la loro tenerezza e semplicità, hanno fatto penetrare Jean Vanier “nel cuore della buona novella di Gesù e del suo messaggio di speranza per il nostro mondo”.
In queste pagine Jean Vanier testimonia la sua conoscenza della parola di Dio e insieme quanto i suoi fratelli e sorelle più fragili gli hanno permesso di vivere quelle parole.
Questo libro può, deve forse, essere meditato. È come un’eco del cuore del Cristo e del suo amore per i più poveri. Ci rivela, in una parola, che il bisogno più profondo di ogni uomo è il bisogno di amare e di essere amato.
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Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.2, 1983
SOMMARIO
Editoriale
Speranza a dura prova di Mariangela Bertolini
Dossier: Conoscere l'handicap
Lorenza di Marie Claude Fabre
La paralisi cerebrale infantile di Roger Salbreux
Intelligenze prigioniere di Nicole Schulthes
Fermatevi per ascoltarci di Patrick
Terapia con il cavallo di Sara Mc Allister
Per esempio a Vicenza di Sergio Sciascia
Rubriche
Dialogo Aperto n.2
Vita Fede e Luce n.6
Libri
L'educazione religiosa degli handicappati nelle opere di Henri Bissonier, Maria di Gialleonardo
L'assistenza educativa al bambino con paralisi cerebrale nella prima infanzia, Adelaide Grisoni Colli
Non temere, Jean Vanier