Quindi al nostro ritorno a Milano l’abbiamo portata al Centro Ippico Lombardo di San Siro. All’inizio Sally ha avuto un po’ di paura, al momento di montare ma una volta superata la paura, l’andare a cavallo è diventato per lei il momento più gioioso della settimana.
“Reins of Life” di A. Noyelle
Vicino a questo amico simbolo di libertà, meraviglioso “attrezzo vivente” si sente protetta e incoraggiata, impara l’orientamento nello spazio. Noi vediamo questa soddisfazione sulla faccia di Sally quando è in sella e vediamo l’amore con cui accarezza il cavallo alla fine della lezione. Abbiamo anche notato che quando ha iniziato l’ippoterapia Sally ha potuto superare la paura che aveva anche di altri animali. Adesso vuole accarezzare tutti i cani che incontriamo per la strada. Credo che il cavallo, animale sensibile e intelligente, capisca che è responsabile delle persone fragili e che le tratti con una sensibilità speciale. Il passo del cavallo è molto simile a quello umano. C’è inoltre un rilassamento totale, e l’acquisto di un equilibrio.
La mamma di un ragazzo in carrozzina da quando è nato e che non ha mai camminato, mi ha detto: “Che gioia è stata per mio figlio quando si è trovato montato a cavallo, – ha avuto per la prima volta nella sua vita la sensazione di muoversi, come se camminasse.
Il centro Ippico Lombardo di San Siro
Nel 1975 il Lions Club di Corsico vicino a Milano raccolse i fondi necessari per creare il Centro di Rieducazione Equestre di Buccinasco. In seguito altri centri sono sorti. Nel 1977 è stata fondata l’A.N.I.R.E., l’Associazione Nazionale Italiana di Rieducazione Equestre. Attualmente (nel 1983 n.d.r.) ci sono 32 centri, con 900 ragazzi handicappati assistiti.
Nella primavera del 1977 l’ANFFAS ha ottenuto dal CIL a San Siro l’uso del loro maneggio e dei loro cavalli e l’aiuto degli uomini di scuderia per un’ora ogni sabato mattino. L’istruttore, il Sig Orlandi, si presta volontariamente ad aiutare i nostri ragazzi, e tante altre persone volenterose e gentili ci aiutano. Sarebbe impossibile ringraziare tutti quelli che si dedicano con grandissimo impegno a questa attività ogni sabato mattina.
Il nostro gruppo a San Siro consiste di 12 ragazzi che fanno mezz’ora ciascuno in due turni di sei e sei. Nei primi tempi, cinque anni fa (1977, n.d.r.), una persona guidava il cavallo e un’altra teneva il ragazzo per la gamba.
Adesso il ragazzo va completamente da solo guidando il cavallo per le redini, e l’aiutante, sta un po’ distante.
Abbiamo avuto la fortuna di avere il validissimo aiuto di Danielle Citterio, riconosciuta come la più esperta fisioterapista specializzata nell’ippoterapia.
Anche la Croce Rossa aiuta in questa iniziativa a Milano, e l’Esercito ha dato l’uso di un maneggio in una caserma della cavalleria.
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.2, 1983
SOMMARIO
Editoriale
Speranza a dura prova di Mariangela Bertolini
Dossier: Conoscere l'handicap
Lorenza di Marie Claude Fabre
La paralisi cerebrale infantile di Roger Salbreux
Intelligenze prigioniere di Nicole Schulthes
Fermatevi per ascoltarci di Patrick
Terapia con il cavallo di Sara Mc Allister
Per esempio a Vicenza di Sergio Sciascia
Rubriche
Dialogo Aperto n.2
Vita Fede e Luce n.6
Libri
L'educazione religiosa degli handicappati nelle opere di Henri Bissonier, Maria di Gialleonardo
L'assistenza educativa al bambino con paralisi cerebrale nella prima infanzia, Adelaide Grisoni Colli
Non temere, Jean Vanier