Patrick: “Non potete immaginare la mia gioia quando mi vedo considerato come una persona relativamente normale. La gente ignora le nostre facoltà intellettive, perché abbiamo un viso segnato e difficoltà a esprimerci. Se prendessero il tempo per fermarsi, per ascoltarci, per trovare il nostro cuore al di là della nostra apparenza, non avrebbero più paura e scoprirebbero molte cose”.
Mariangela dice a Patrick: “Mi sembra che hai fatto molti progressi… parli molto meglio!”.
Lui si mette a ridere e le risponde: “No, sei tu che hai fatto molti progressi per ascoltare e capirmi meglio!”
Questo articolo è tratto da
Ombre e Luci n.2, 1983
SOMMARIO
Editoriale
Speranza a dura prova di Mariangela Bertolini
Dossier: Conoscere l'handicap
Lorenza di Marie Claude Fabre
La paralisi cerebrale infantile di Roger Salbreux
Intelligenze prigioniere di Nicole Schulthes
Fermatevi per ascoltarci di Patrick
Terapia con il cavallo di Sara Mc Allister
Per esempio a Vicenza di Sergio Sciascia
Rubriche
Dialogo Aperto n.2
Vita Fede e Luce n.6
Libri
L'educazione religiosa degli handicappati nelle opere di Henri Bissonier, Maria di Gialleonardo
L'assistenza educativa al bambino con paralisi cerebrale nella prima infanzia, Adelaide Grisoni Colli
Non temere, Jean Vanier