Perché risponde a un bisogno: incontri, momenti “insieme” richiedono organizzazione (cosa fare? dove? quando?) 1Ricordiamo che gli incontri – piccoli o grandi – delle comunità Fede e Luce prevedono tre momenti: 1. di conoscenza (accoglienza, scambio, approfondimento…) 2. di festa (giochi, canti, mimi, merenda) 3. di preghiera (riflessione sul Vangelo, silenzio, celebrazione eucaristica, veglia…). ma anche “animazione” di quanto è stato previsto.
“Animazione”, cioè far partecipare è un ruolo che sappiamo fare tutti poco o niente. -Siamo timidi, impacciati…non so farlo… io non l’ho mai fatto…- E allora ci affidiamo alla buona volontà e alla spontaneità, supponendo importanti dell’animazione che richiede però qualche principio di base per essere fatta meglio.
Gli articoli di questo numero non rispondono, certo, a tutte le esigenze e non hanno la pretesa di dire tutto quello che si potrebbe dire in proposito, ma ci saranno utili per vivere meglio gli incontri.
Così, Noel Simard ci insegna come preparare e vivere la celebrazione eucaristica; Jean Vanier ci offre qualche principio di base per l’équipe di animazione; Toni Casazza ci dice l’importanza dell’animazione in generale e come in comunità ognuno ha il suo posto insostituibile a seconda delle doti e del carattere. Fabio Sbattella ci aiuta ad organizzare una festa e Nicole Schulthes ci spiega come musica e canto siano strumenti importanti per dialogare al di là delle parole.
Inoltre, per non rimanere alla sola teoria, presentiamo un’intervista ai giovani della comunità di S. Paolo di Roma: entrare nel vivo di un impegno in cui si è dedicata tutta la comunità, vuol essere un incoraggiamento per imparare come “facendo teatro” si possano unificare pedagogia, disciplina, espressione mimica, canto, danza.
È pur vero, che alla base di un’animazione riuscita c’è l’entusiasmo che è fedeltà, forza, creatività, il tutto vissuto in prima persona. Perchè questo entusiasmo non si spenga e non cada nella routine (fare le cose per abitudine o per forza) dobbiamo alimentarci: con il riposo, il silenzio; leggendo, pregando; aprendo l’orizzonte alle esperienze e alle intuizioni di altre comunità per farle proprie; ma ancora di più terremo desto lo slancio iniziale, se avremo lo sguardo fisso su un sorriso non abituale, su un volto attento che dice più di un elogio; su chi aspetta impaziente di suonare le due note al triangolo; su chi, per la gioia, salta fuori dalla carrozzella; su chi, infine, con i suoi “glau-si!” dà un senso all’animazione di ognuno e di tutti.
Mariangela Bertolini, 1981
Nata a Treviso nel 1933, insegnante e mamma di tre figli tra cui Maria Francesca, Chicca, con una grave disabilità.
È stata fra le promotrici di Fede e Luce in Italia. Ha fondato e diretto Ombre e Luci dal 1983 fino al 2014.
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Questo articolo è tratto da:
Insieme n.29, 1981