Da otto anni, da quando è cominciato a svilupparsi in Italia il movimento Fede e Luce, ci viene chiesto da più parti, chi siamo, cosa facciamo, dove, quando, perché?
E queste domande si son fatte più numerose in questi ultimi anni. Ora da una mamma che vive nel nord, ora da un amico che ne ha sentito parlare, ora da un sacerdote incontrato per caso…
Leggendo queste pagine, speriamo e ce lo auguriamo, si capirà perché è difficile rispondere per telefono o per lettera a queste domande.
Così abbiamo messo insieme articoli, testimonianze, riflessioni, tolte in parte dalla rivista francese «Ombres et lumière», in parte dal giornalino «Insieme» che, fino ad oggi, ha fatto da legame fra le comunità italiane.
Pur consapevoli che non si può esprimere a parole quello che si vive a Fede e Luce, abbiamo lasciato parlare amici, genitori e sacerdoti, che hanno partecipato in prima persona al cammino da noi percorso finora insieme.
I nostri amici handicappati sono ancor più di noi in difficoltà ad esprimere a parole cosa pensano di Fede e Luce; si esprimono, di solito, con i gesti gli atteggiamenti, gli sguardi, il silenzio…
Per questo abbiamo preferito che ci parlassero attraverso le immagini.
Il piccolo Daniele — tre anni, profondamente handicappato — dalla copertina ci invita tutti a guardare attraverso e al di là dell’apparenza.
Nicole Schulthes, Mariangela Bertolini, 1981
Questo articolo è tratto da:
Insieme Giallo – Speciale Fede e Luce 1981