Novembre 1980

Al punto di partenza della nostra strada, c’è una promessa: “Renderò la tua discendenza numerosa come le stelle del cielo e la sabbia del mare” (Gen.22,17). Questa parola di Dio ad Abramo trova il suo compimento in Gesù Cristo. In lui, la folla immensa descritta dall’Apocalisse diventa una sola famiglia, il popolo di Dio.

“Io vidi una folla immensa che nessuno poteva contemplare, di tutte le nazioni, di tutte le tribù, popoli e lingue, in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, con vesti candide e palme nelle loro mani. E gridavano con voce potente dicendo: la salvezza è del nostro Dio che è seduto in trono, e dell’Agnello.” (Apoc.7,9-10)

Popolo in cammino verso il Regno, La festa d’Ognissanti, risveglia la nostra speranza mostrandoci la meta del cammino.

“Non avranno più fame, non avranno più sete e il sole non li opprimerà, né alcun calore bruciante. Perché l’Agnello che è sul trono li farà pascolare e li condurrà alle sorgenti dell’acqua viva. E Dio asciugherà le lacrime dai loro occhi.” (Apoc.7,16)


Mariangela:
Francesco era cieco quando compose il Cantico delle Creature nel quale ci insegna a cantare il Sole anche quando non lo vediamo… la sua gioia non era la soddisfazione di colui al quale tutto va bene.

A volte, anche noi non vediamo più il sole perché siamo resi ciechi dalla malattia o dalla disperazione.

Che questo pellegrinaggio Fede e Luce ci porti tutti verso questa luce che ci chiama!

“Buona a niente”

Malgrado la differenza di linguaggio, il messaggio di Bernadetta è sempre attuale. Anche oggi può aiutare il pellegrino a scoprire che anche se si ha l’aria di essere buono a nulla, si ha sempre qualche cosa di insostituibile da dare.

“Sempre all’infermeria, sempre buona a niente”…Il Signore ha fatto bene a non lasciarmi la scelta del mio genere di vita. Certamente non avrei scelto questa inattività a cui sono ridotta. Mi sarebbe tanto piaciuto avere un servizio…le mie armi sono la preghiera e il sacrificio che avrò fino al mio ultimo sospiro. Allora la arma del sacrificio cadrà, ma quella della preghiera mi seguirà in cielo, dove sarà più potente.”

Bernadette


Preghiera di San Francesco d’Assisi

Signore fà di me uno strumento della tua pace!
Là dov’è odio, che io porti l’amore,
là dov’è offesa, che io porti il perdono,
là dov’è discordia che io porti l’unione
Là dov’è l’errore che io porti la verità
Là dov’è il dubbio che io porti la fede
Là dov’è disperazione che io porti la speranza
Là dove son tenebre che io porti la luce
Là dov’è tristezza che io porti la gioia.

O Maestro, che io non cerchi tanto
di essere consolato ma di consolare
di essere compreso ma di comprendere
di essere amato ma di amare

Perché,
è donando che si riceve
è dimenticando se stessi che ci si ritrova
è perdonando che si è perdonati
è morendo che si resuscita alla Vita eterna!

I Santi?

Apparenza: non ne avevano
Come te
Come me
Ieri e oggi

I Santi?
Degli uomini, delle donne
Giovani o…meno giovani
grandi o piccoli
Barcollanti o arditi
Come te
Come me
Ieri o oggi

Il cesto del loro cuore
Era pieno di fiori
Di tutti i colori
Come l’ arcobaleno

Ma le foglie di ogni giorno
Nascondevano le spine
Che ferivan la loro linfa d’amore
E facevano sprizzare
Dalle loro lacrime il sangue
Come quando tempeste e uragani
Fanno piangere le nubi.

Camminavano nella vita
Curvi sotto il peso dei pensieri
Come te
Come me
Ieri o oggi

Non guardavano la punta dei piedi
Ma il viso del viandante incontrato
“Sei felice?Malato? Corrucciato?
Hai fame e sete di ricchezza?
O di amicizia?
Non ho gran che da darti
Ma quello che ho
Senza rimpianto
A sazietà te lo do.
Un briciolo di gioia
Che chiede il tuo cuore
Eccolo e un pò d’amore
E danziamo Tra-la-la…”

Ma andavano per la loro strada
Spingendo sempre avanti
Lo sguardo, il sorriso, le mani
Allegri e gioiosi
Malgrado il peso del corpo
Del lavoro
Delle notti
E della loro fame
Come te
Come me
Ieri o oggi
E’ sicuro?

Alla svolta della via
Il grande incontro
“Dammi la mano
E vieni,
Lascia là il fratello
E’finito l’andare
Solo i gioielli del cuore
Faranno il peso della gioia
Tu l’hai colmato
Di quel che hai dato
Senza contare
Lungo tutti i giorni
Tutto si è racchiuso
Nel segreto
Del tuo amore.”

Pioggia di rosa e di luce
Sui pellegrini della terra…

Non guardare la punta dei piedi
Ma tieni il tuo sguardo alzato
Per incontrare il viso
Del viaggiatore sviato
E dirgli come le guide
Che ti hanno preceduto
“Sei felice, malato? Corrucciato?
Non ho gran che da darti
Ma ecco e vedrai”

Se ciò ti costa
Fà la caccia al dubbio
Alza la testa
Canta la tua canzone
Malgrado la punta delle spine
E le tenebre che ti addolorano
Non lasciare di sorridere
E la mano non chiudere
Continua a camminare
La strada non lasciare
Perché ieri non ritorna
E domani ti aspetta.

Tendi le mani
Verso Colui, che domani
Quale domani?
Alla svolta della via
Ti aprirà le sue braccia
E ti mostrerà
Il tuo posto
Nell’immenso spazio
Dove sono radunati
Di bianco vestiti
I santi illuminati
Che sono già arrivati
Al regno di eternità

Allora canterai
ALLELUIA!
Ma abituati a cantare
Fin da ora

Suggerimenti

  • I santi hanno cercato di dire “sì” a Dio. Questo “sì” è fatto di gioia ma non è evidente a prima vista. Gesù chiama ciascuno di noi a pronunciare questo “sì”. Cercare come il santo scelto dalla comunità o un santo da noi preferito, ha risposto “sì” a Dio.
  • OGNISSANTI: FESTA DI TUTTI I SANTI
    La gioia di tutti non è possibile che quando il dolore di ciascuno è stato preso sul serio.
12. Con i santi ultima modifica: 1981-12-16T16:45:34+00:00 da Redazione

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