“Villa Patrizi” di Roma – di Enrica Nucci

All’inizio dell’anno nel programmare l’attività del nostro gruppo ci è sembrato importante ottenere una più attiva presenza e partecipazione alle riunioni da parte di tutti i genitori. Questo perché ritenevamo importante che la partecipazione a Fede e Luce dovesse ottenere un modo nuovo di stare insieme tra amici, ma anche tra i membri della stessa famiglia.

Alcune mamme hanno proposto di svolgere un’attività che impegnasse i ragazzi, insegnando loro un lavoro utile anche per il futuro. Le idee inizialmente erano tante: carta, lavori in lana, addobbi, porta fotografie, rilegatura di libri, ecc.

Le Suore di Villa Patrizi – generosamente misero a nostra disposizione una sala, che ci ha permesso di realizzare un piccolo, attrezzato laboratorio, con una decina di operai, tra mamme e ragazzi. Abbiamo iniziato prima di Natale, pensando di addobbare il tradizionale albero per la festa natalizia con oggetti fatti da noi, la cosa è riuscita. Poi, come succede spesso quando si ha coraggio e buona volontà, la “Provvidenza” ci ha aiutato mandandoci prima Vittorio, che si è impegnato ad insegnarci a lavorare il cuoio, e poi una amica di Augusta con materiale ed alcuni attrezzi. La cosa ci ha entusiasmato molto e ci siamo subito messe all’opera per completare il materiale e gli attrezzi indispensabili. La prima spesa è stata un pò forte, fortunatamente le borse, i portachiavi e i sacchetti sono piaciuti molto e la vendita di questi ci ha permesso di continuare l’attività. L’impegno dei ragazzi è stato ottimo, permettendo loro di realizzare dei piccoli guadagni con la soddisfazione di verificare tangibilmente il risultato del proprio lavoro.

Un’altra esperienza fatta dal nostro gruppo è stata la lettura meditata di alcuni brani del Vecchio e Nuovo Testamento. Questa iniziativa è sorta dopo che si era constatata la impossibilità, da parte di più famiglie, a partecipare alle riunioni serali presso le varie case. Siccome si sentiva in alcuni genitori il desiderio di effettuare una esperienza di meditazione in comune, siamo ricorsi come al solito all’ospitalità di Villa Patrizi, luogo più centrale ed accessibile a tutti. Così, circa due volte al mese, mentre i ragazzi venivano intrattenuti con musica, disegni ecc. da alcuni amici, un gruppetto di genitori ed amici interessati, guidati dalla profondità cristiana di Robert è riuscito a trasformare questa lettura in preghiera. Insomma due esperienze diverse ma valide, che ci proponiamo di continuare e migliorare, per quanto ci sarà possibile nel nuovo anno.

“S.Gioacchino” di Roma – Lucia Pennisi

Sono contenta di ciò che abbiamo fatto durante quest’anno: le attività non presentano nulla di insolito, ma mi sembra che ognuno le abbia vissute con molto impegno ed entusiasmo. In parrocchia abbiamo cercato di inserirci all’inizio con tenacia, poi è sopraggiunta la stanchezza ed abbiamo lasciato cadere i nostri buoni propositi; è stato comunque importante l’aver partecipato ogni volta che avevamo l’incontro alla Messa parrocchiale. La prima volta avevamo molta paura, paura degli sguardi indiscreti, di essere “invitati” ad uscire per non disturbare, paura di andare a fare la comunione con E. e trovare il sacerdote contrario a darci il sacramento, ma eravamo anche pieni di coraggio e sicuri che si trattava di un passo da compiere insieme e subito, perché, per troppo tempo, molti ragazzi erano stati esclusi da una celebrazione comunitaria. Lo Spirito ci ha assistito ed anche se con qualche difficoltà, tutto è andato meglio del previsto.

L’altra cosa che vorrei sottolineare è stata la frequenza degli incontri “spontanei” a piccoli gruppi: trovarsi a casa dell’uno o dell’altro per festeggiare un compleanno, una cresima o un’occasione particolare o semplicemente per passare un pomeriggio insieme, oppure andare tutti a mangiarci una pizza dove ormai siamo di casa, sono stati momenti vitali non solo divertenti e piacevoli, ma segno di un legame che si approfondisce e che ha molto contribuito all’unità e alla maturità di tutto il gruppo.

Vorrei infine ringraziare tutti: grazie a Marco che ci ha aiutato a metterci sempre alla luce di Cristo, grazie ai genitori che si sono sforzati di partecipare nonostante la fatica e la stanchezza di ogni giorno (e speriamo che partecipino sempre di più!), grazie agli amici grandi e piccoli e soprattutto grazie di cuore a tutti i nostri fratelli più fragili che ci hanno accompagnato e che con la loro presenza ci hanno richiamato lo scopo dei nostri incontri, aiutandoci a mettere da parte pigrizia e meschinerie.

“Ascensione” di Roma – Rita Ozzimo, Donatella Malvezzi

Il gruppo è formato da una trentina di persone, fra genitori, bambini ed amici, ed un sacerdote che ci segue molto, entro la sua disponibilità, essendo parroco in un quartiere di periferia. Il nostro programma dell’anno è stato abbastanza intenso, e con la collaborazione di tutti quanti siamo riusciti a rispettarlo. Con una buonissima accoglienza da parte della parrocchia ci siamo potuti incontrare in questi locali una volta al mese, dove abbiamo svolto ogni tipo di attività (giochi, canti, mimi, scenette), concludendo con la partecipazione nostra alla Messa parrocchiale celebrata generalmente dallo stesso parroco ed alcune volte da altri sacerdoti che ci hanno ugualmente accolti bene. A Novembre abbiamo partecipato alla Messa della Domenica in parrocchia dove sono venuti anche altri gruppi di Fede e Luce di Roma. Inoltre abbiamo avuto la possibilità di trascorrere una giornata intera nei locali del Nazareth mangiando, cantando, giocando insieme!! Gli incontri in famiglia non sono mancati, anzi dopo la prima esperienza, sia noi amici che le famiglie abbiamo sentito il desiderio di incontrarci di più per conoscerci meglio.

Abbiamo avuto altre occasioni per incontrarci insieme con gli altri gruppi di Roma: festa della luce, festa della primavera. L’affiatamento, la gioia, la semplicità con cui abbiamo iniziato questo nostro cammino ha fatto nascere in tutti noi, grandi e piccoli, il desiderio di trascorrere ancora due giorni interi fuori Roma, ma non per concludere un anno, ma per continuare il nostro cammino insieme nella pace e nella gioia! L’accoglienza delle Suore del Nazareth nella casa di Fiuggi è stata fenomenale; un soggiorno pieno di emozioni e tanta felicità: il discorso di Don Pierino ai bambini, la Prima Comunione di Maria, il compleanno di Sabrina, le parole di Paolo…. hanno toccato ognuno di noi.

Adesso le attività in Parrocchia sono terminate, ma il nostro cammino continua ancora; abbiamo molti progetti per il futuro, ma ancora tutto è da decidere; quello che ci proponiamo è di poter organizzare gli incontri del prossimo anno insieme ad altri genitori per renderli più partecipi dell’organizzazione.

La cosa più positiva ottenuta quest’anno è stata sopratutto la partecipazione dei papà negli incontri in parrocchia, che inizialmente non soddisfacevano le loro esigenze ed il loro desiderio di conoscerci, ma poi con gli incontri in famiglia abbiamo cercato di approfondire di più un rapporto di amicizia.

Gli amici, col tempo, hanno sentito il desiderio di incontrare di più le famiglie, al di fuori degli incontri fissati, i bambini, restando con loro, giocando e cantando.

“S.Anna” di Roma – Mimmo Cuda

Il gruppo di S.Anna è un gruppo nato dalla scissione dal numeroso gruppo di S.Gioacchino, avvenuta l’anno scorso; un gruppo, dunque, molto giovane. Devo anzi tutto dire come il bilancio sia molto buono; nonostante la paura e i timori dell’inizio siamo non solo cresciuti numericamente camminando, ma si sono stretti di più i rapporti presistenti, sì che ci sentiamo ora molto uniti l’un l’altro. In virtù del fatto che i ragazzi del gruppo di S.Anna sono mediamente quasi tutti grandi e discretamente autosufficienti, abbiamo cercato di improntare il programma con delle attività di movimento.

Abbiamo fatto tre gite: a Bassano Romano, Carpineto, Civitavecchia, che sono state a giudizio di tutti molto belle ed aggreganti. Le attività in Casetta sono state sempre di visita alla città durante la mattinata: visita al centro storico, al Foro Romano…. A Carnevale abbiamo fatto una piccola festa con i ragazzi che recitavano, ed inoltre altri quattro incontri nei locali della parrocchia di S.Giuseppe al Trionfale.

Questo della Parrocchia devo dire che non è un problema molto sentito da alcuni genitori ed amici del gruppo, molti non ne vedono la utilità dicendo che ognuno dovrebbe partecipare alla vita della SUA parrocchia e non di una parrocchia magari molto lontana dal proprio quartiere.

In particolare gli amici risentono molto del fatto che nelle messe parrocchiali non possiamo cantare i nostri canti, non possiamo usare la chitarra perché i sacerdoti non la approvano. Comunque per il resto (locali ecc.) abbiamo trovato molta disponibilità nei sacerdoti, abbiamo conosciuto una mamma nuova e bisogna anche dire che i nostri rapporti con questa parrocchia sono ancora molto giovani, essendo cominciati con la messa che abbiamo animato per gli altri gruppi in Gennaio.

Trovo che sarebbe comunque utile un testo, uno spunto di riflessione col quale poter parlare insieme del problema della utilità dell’inserimento nella Parrocchia.

Durante l’anno una volta al mese abbiamo fatto delle riunioni di preghiera a rotazione nelle varie famiglie, con un momento di allegria, un momento di riflessione con letture cui partecipavano anche i ragazzi. Queste preghiere sono state un momento molto bello della vita del nostro gruppo, che ha contribuito a farci sentire più vicini e sono stati dei momenti molto partecipati, all’inizio eravamo in quindici nelle ultime circa il doppio. I genitori hanno espresso il desiderio di continuare mensilmente anche nel periodo estivo, quindi ci incontreremo anche in questi restanti mesi.

Agli altri gruppi vorremmo testimoniare la validità e la bellezza degli incontri di preghiera che abbiamo fatto, come momento di comunione tra di noi, in cui ci stringiamo con particolare attenzione e gioia intorno ai più piccoli.

Vorremmo testimoniare inoltre gli sforzi per cercare di favorire l’accoglienza, la fiducia e la vicinanza che abbiamo cercato di dimostrare a chi si è aggiunto a noi durante questo bellissimo cammino.

Questo articolo è tratto da:
Insieme n.26, 1980

Vita Fede e Luce, Insieme n. 26 ultima modifica: 1980-09-16T17:00:34+00:00 da Redazione

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